I tribunali polacchi hanno finalmente messo al bando le cosiddette "zone Lgbt-free"

Le cosiddette "zone libere da LGBT" della Polonia dovranno essere immediatamente abolite. Lo ha stabilito la più alta Corte amministrativa della nazione, asserendo che quelle zone “ledono la dignità e la vita privata delle persone omosessuali”.
La vicenda èera iniziata nel 2019, quando cinque province polacche in mano all'estrema destra neofascista si erano dichiarate inospitali nei confronti degli omosessuali e contrarie alla fantomatica “ideologia gender”. Altre province seguirono l'esempio, imponendo il divieto per i gay a potersi baciare o tenersi per mano negli spazi pubblici e imponendo il divieto di poter parlare di omosessualità nelle scuole. Alcune aree istituirono i cosiddetti "statuti di famiglia" che rifiutano il matrimonio tra persone dello stesso sesso e “proteggono i bambini dalla corruzione morale".


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