Il leghista Pillon elogia il vescovo di Verona per il suo invito a votare chi è omofobo


Il senatore leghista Simone Pillon ama definire «coraggioso» chiunque compia atti orribili. E così oggi definisce in tal modo il vescovo di Verona, elogiandolo per aver cavalcato una truffa culturale ideata da un prete indagato per violenza sessuale al fine di invitare i cittadini a votare chi promette la sistematica discriminazione di interi gruppi sociali. Se persino Giorgia Meloni ha ammesso che lei non sa cosa dovrebbe quella fantomatica "ideologia gender" che lei stessa cita ossessivamente ripetendo a pappagallo la propaganda delle lobby evangeliche finanziate da Mosca, Pillon usa ideologicamente quello termine contro chi subisce discriminazione. Ed è grave cerchi di creare paure asserendo che le vittime di discriminazione sarebbero “lupi che sbranano” i poveri aguzzini.

In particolare, il vescovo ha sostenuto che contro le persone transgender, contro i diritti dei gay e contro i diritti dei malati terminali che si dovrebbe votare chi finanziò e patrocinò il congresso anti-gay di Verona , organizzato da Pillon, dalle lobby forzanoviste e dai patriarchi russi vicini a Putin.



Suscita orrore constatate che esistano personaggi che non hanno altro scopo nella vita che essere complici dell'odio e cercare di distruggere la vita di chi hanno attorno.
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