Il pastore Luigi Carollo sostiene di sapere con esattezza cosa pensi Dio del sesso


Il pastore evangelico Lugi Carollo sostiene di sapere con certezza cosa pensi Dio, arrivando ad attribuirgli le sue più opinabili teorie. Oggi ci spiega che, guarda il caso, Dio la penserebbe esattamente come lui riguardo al sesso:



Dato che la Bibbia è nota per sostenete tutto e il contrario di tutto, non sono due versetti a rendere inappellabile la sua tesi.
Ad esempio, il pastore non spiega perché in Esodo 21,7-11 venga contemplata la possibilità di avere più concubine se le si acquista da chi vende le proprie figlie come schiave:

Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei. Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. Se egli ne prende un'altra per sé, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potrà andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto.

Ma forse, dato che il pastore appare ossessionato dall'omofobia, a lui interessa solo sostenere che ad importare sia solo il sesso. D'altronde il loro eroe è Lot, il personaggio biblico che fece stuprare le sue figlie per impedire che gli stupratori potessero far sesso con uno straniero.

La teoria espressa dal pastore evangelico parrebbe scopiazzato dall'articolo 2366 del catechismo della Chiesa cattolica, nel quale si sostiene che «i due significati dell'atto coniugale» sarebbero «il significato unitivo e il significato procreativo». A stabilirlo fu Paolo VI nell'enciclica Humanae vitae del 1968. Sino a quel giorno, la Chiesa condannava qualunque atto sessuale non fosse finalizzato alla procreazione. Carollo pare così voler attribuire a Dio teorie che sono state rimodulate nel tempo.
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