Insultata e umiliata al lavoro solamente perché lesbica: il Tribunale condanna la Lidl


Secondo quanto appurato dal Tribunale di Ravenna, una quarantenne sarebbe stata vessata fin dall'assunzione, avvenuta nel 2006, a causa del suo orientamento sessuale. È stata obbligata a lunghi periodi di lavoro notturno, bersagliata di rimproveri e di offese in pubblico, incaricata di compiti squalificanti e bersagliata nella sua vita privata con tanto di richieste di natura sessuale.
Il Tribunale ha chiamato la Lidl a risarcire la sua dipendente e ha condannato quattro dei suoi superiori: il caporeparto, il procuratore speciale della ditta, i coordinatori regionali dell'amministrazione e della logistica.
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