Pillon torna ad schiumare contro i film Disney. Se queste solo le priorità legiste...


Non esiste giorno in cui il senatore leghista Simone Pillon non cerchi di promuovere odio omofobico su mandato delle lobby evangeliche finanziate da Mosca. E così, quest'oggi lo troviamo pronto a rilanciare le solite teorie della solita Provita Onlus, ossia dell'organizzazione forzanovista che lui rappresenta in senato.
Il leghista attacca istericamente il film "Lightyear, la vera storia di Buzz" accusandolo di contenere una «coppia gay e traffico di gameti per il concepimento con madre 1 e 2».
Se il termine "traffico" pare voler far intendere ci siano stati atti illeciti, curiosa è la sua teoria per cui la falsa polemica populista contro "genitore 1 e 2" si sia evoluta in una "madre 1 e 2".

Pillon tenta anche di sostenere che coi sarebbero «giornali di regime», evidentemente ritenendo che i suoi proseliti debbano essere sufficientemente stupidi da non essere in grado i comprendere che il semplice fatto che la Lega sia al governo dovrebbe implicare che a capo di quel fantomatico «regime» ci sia sarebbero proprio lui e Salvini.
A quel punto precisa che lui, da buon maschio leghista a cui piace comandare e che chiede mogli sottomesse, ordinerà a moglie e figli di non guardare prodotti della Disney.

Parte poi il solito pistolotto in cui accusa la Disney di usare i «cartoni animati per indottrinare i nostri figli con le ideologie LGBT» . Ovviamente parla di "ideologia" come la Meloni prrla di fantomatiche "lobby gay" in un ricorso si metodi della propaganda nazista che si basavano sul create paure infondate contro le loro vittime. Ed ovviamente ripete quella oscena frase che lo porta a sostenere che qualcuno metterebbe le mani sui bambini, quasi parlasse delle lobby sedicenti cristiane che cercano di indottrinare i bambini alla loro ideologia sin dalla più tenera età attraverso un uso blasfemo della religione. Non a caso, Pillon non ebbe nulla da dire quando i membri del direttivo di Provita Onlus cercarono di andare nelle scuole a promuovere una "sessualità biblica" che incitasse i ragazzini a praticare sesso non protetto.



Effettivamente la polemica di Pillon pare un'assurdità. Ed è assurdo anche che Pillon possa rischiare di ottenere un vitalizio per aver passato anni a molestare e perseguitare un gruppo di persone.
Inoltre appare quasi comico come lui vada a sindacare sul concepimento di un giocattolo, manco stesse inveendo istericamente contro chi volesse andare dai bambini a raccontare la storia di una vergine fecondata da una divinità all'insaputa del marito o di un eroico Lot che fa stuprare le figlie perché odia i gay. Ed è curioso lui preferisca le famiglie "tradizionali" fra la mucca Clarabella e il cavallo Orazio o i dei nipotini di madri e padri ignoti che vivono con gli zii, con tanto di paperi che vanno in giro con la giacchetta senza pantaloni né mutande.

Aizzati dal senatore, alcune mamme leghiste iniziano ad urlate che qualcuno vorrebbe toccare i loro figli, forse confondendoso con i preti pedofili che la Lega ospitava ai loro comiti anti-gay. Ed ovviamente dicono che la tolleranza è ritenuta una "devianza" da chi aderisce all’ideologia pilloniana:





Se effettivamente fa schifo leggere simili commenti, pate surreale ossrrvare come usino i bambini per chiedere censure che corrompano i più piccoli ai loro pregiudizi. Ed è surreale vederli urlare che loro esigono che ai figli degli altri vada vietata una sana educazione alle unicità e alle diversità, quasi sognassero il regime promesso da Pillon e dalle lobby che lui rappresenta.
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