Libero irride il ddl Zan. Peccato che la signora Hoara Borselli stia ingannando i suoi lettori


Su Libero si dicono eccitati come da scolaretti da una Giorgia Meloni che è tornata a fare la fascista, andando dai neofascisti spagnoli ad inveire furiosamente contro mussulmani, immigrati e gay.
Ma forse devono pensare che i loro elettori debbano essere estremamente stupidi se pensano di potergli propinare titoli simili:



Fermo restando che è opinabile il fatto che la signora Hoara Borselli definisca «odio» un più che legittimo diritto di critica, il suo parallelo con il ddl Zan pare squallido e basato sulla più squallida disinformazione ideologica.
Alla domanda della signora Hoara si può facilmente rispondere: nessun sarebbe finito in tribunale non solo perché non esiste alcuna "melonifobia", ma perché il ddl Zan avrebbe punito solo l’istigazione e il compimento di atti discriminatori e violenti. Non si estendeva al reato di "propaganda di idee" presente nella legge Mancino per razza o etnia.

L'articolo è anche peggio, con la signora Hoara che esordisce scrivendo: «Pensate se la legge Zan difendesse non solo i gay ma anche le donne. Sarebbe un putiferio».
Evidentemente non ha mai letto il testo della legge, altrimenti saprebbe che il ddl Zan includeva anche la difesa delle donne. Ma, anche in quel caso, non è che sarebbe bastato essere donne o gay per avere maggiori protezioni, dato che le aggravanti erano applicate solo se un reato era dettato dall'odio contro gay o donne.
Parlando di «salotti radical chic» e di «pioggia di letame», inizia a dire che lei vedrebbe «odio» in una Lilli Gruber che ha osato dichiarare: «Meloni, destra di governo o estrema destra?». E se questo fosse odio, cosa dovrebbero dire i gay che subiscono vero odio?

Senza capire che la preside è femminile e che la vigilessa non è la «vigila», incalza:

Capito? Queste sono le maestre di pensiero del femminismo. Quelle che ci insegnano a mettere le desinenze giuste dopo i nomi (la vigila, l'assessora, la insegnanta, la presida...) e che vorrebbero che fosse approvata una legge che serva a sbattere in gattabuoia chi dice frocio. Chiaro? Qual è il loro problema? Ve lo dico io: non sopportano le donne. Le odiano. Le invidiano.

Come no? La vera donna sarebbe la Meloni e chi la critica proverebbe invidia. Infatti la Hoara sostiene che quella sarebbe «una ragazza di borgata» che sarebbe «emersa con le sue forze» e non sarebbe stata portata in politica da Berlusconi. La definisce «la più importante esponente del mondo politico» che verrebbe «odiata» da imprecisate «femmniste» perché le «femministe odiano le donne. A loro piace vivere all'ombra dei maschi, col di ritto a protestare contro la cosa che amano di più: il patriarcato».
Il bello è che sta parlano di donne che hanno criticato una Meloni che sbraitava contro gay, migranti e uslamici. Che dovrebbe c'entrare il patriarcato o il ddl Zan?
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