Pillon vuole vietare lo sport agonistico e dilettantistico alle persone trans


Attraverso un emendamento al Recovery Plan, il senatore leghista sta tentando di vietare lo sport agonistico alle persone trans.
Promotore dell'agenda delle lobby evangeliche statunitensi, Pillon chiede che si vieti ogni diritto di scelta alle donne, che si modifichi la Costituzione per riservate il matrimonio ai soli eterosessuali, che non si puniscano i reati dettati dall'odio e che le persone lgbt vengano sistematicamente discriminate. In particolare, al leghista piace inventarsi che le persone trans sarebbero avvantaggiate e che a lui non sembra giusto che «le ragazze si allenino con una vita di sacrifici e poi si vedano soffiare la medaglia d'oro dal testosterone di un maschietto trans». Ovviamente con «maschetto trans» si riferisce alle donne trans.

E così si è inventato un articolo chiamato intitolato “Rafforzamento dell'impegno a favore dell'equilibrio di genere” in cui chiede che "l’iscrizione e la partecipazione a competizioni, campionati e gare sportive nelle categorie femminili riservate a persone di sesso biologico femminile al momento della nascita". Pillon vuole imporre la segregazione a tutti gli "studenti che partecipano a tutte le fasi dei Giochi della Gioventù”, agli “organi scolastici nell'ambito delle attività parascolastiche”, a tutti “coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi in tutte le fasi” e chiunque svolga “attività organizzate dal Coni, da società sportive affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline associate, agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, e che non siano considerati atleti agonisti”.
Non contento, aggiunge che il divieto allo sport inferto alle persone trans dovrebbe riguardare anche l’attività “sportiva dilettantistica in forma associata in associazioni sportive, riconosciute o non riconosciute”.
Impone poi l'obbligo per il Comitato olimpico di vigilare sul rispetto della disposizione, chiedendo di perseguire le donne trans che faranno sport: “Ogni soggetto che risulti privato di un'opportunità sportiva o subisca un danno diretto o indiretto a causa di una violazione, ha facoltà di agire giudizialmente per il risarcimento del danno nei confronti dei soggetti responsabili”.
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