Blondet ha contratto il Covid. I complottisti: «Viene tenuto recluso dagli assassini del san Paolo di Milano»
Il negozionista Maurizio Blondet ha contratto il Covid, necessitando di cure mediche che si presume siano state rese necessarie dal suo rifiuto alla vaccinazione. Lo ha comunica attraverso la sua pagina di propaganda:
Nonostante paia un po' strano che un "asintomatico" mostri problemi di saturazione, ha poi aggiunto:
Ma mentre Blondet si fa curare per una patologia che sosteneva non esistesse, i suoi proseliti si inventano che verrebbe costretto a non poter comunicare con l'esterno e che i medici del San Paolo di Milano vogliano ucciderlo. Lo dichiara il camerata nazifascista Fabio Tuiach, peraltro inventandosi che Del Donno sarebbe stato ucciso:
La teoria di Tuiach è che un infetto debba potersene andare in giro a contagiare gli altri, aggiungendoci un po' di teorie complottistiche ad ode di quel suo Blondet che per mesi gli ha raccontato che i vaccini servissero a controllare a distanza la mente umana:
Ovviamente nei vaccini non c'è alcun grafene, ne micro-antenne per controllare il pensiero delle persone.
Un fedelissimo del signor Blondet, che ovviamente simpatizza per i pedofili russi impegnati in stuupri minorili, si affretta a sostenere che Blondet gli abbia detto di essere stato rapito dai «necrosignori» e dagli «assassini» e che lo avrebbero tenuto segregato solo perché infetto.
Sempre diffamando l'ospedale, si inventa che Blondet non sarebbe stato ucciso perché i no-vax avrebbero intasato l'ospedale con messaggi di minaccia:
Blondet ha poi cercato di sostenere quelle accuse infamanti, sostenendo che i medici avrebbero cercato di ucciderlo e che lui sia vivo solo perché i no-vax avrebbero minacciato l'ospedale.
Sarà nostra cura informare l'ospedale dei fatti, nella speranza che l'autore di questi messaggi venga identificato e denunciato. Perché non è accettabile che dei simpatizzanti di Putin arrivino a diffamare onesti medici solo per diffondere bufale sanitarie in ode alla propaganda delle lobby neonaziste.