Il pastore Carollo torna ad abusare della religione a scopo politici, invitando a non votare chi non discrimina


Non pare difficile immaginare quale possa essere la fede politica di Luigi Carollo, dato che il pastore non esitò ad usare l'altare della sua chiesa di Modena per fare campagna elettorale a sostegno di Fratelli d'Italia. Ed è sempre usando la religione che pure oggi lo ritroviamo ad insultare i cristiani che non votano le destre populiste.
La sua teoria è che il "cristianesimo" dovrebbe imporre un divieto agli spettacoli di drag queen:



E se il pastore pare fare confusione tra identità di genere, orientamento sessuale e spettacoli artistici in un minestrone che lo vede inveire indistintamente contro tutti, la situazione degenera tra i commenti:



Andrebbe contesta la visione ideologica di "famiglia" che questi signori usano per istigare discriminazione, con la loro solita teoria sul fatto che loro vedrebbero ideologia in tutto ciò che non è finalizzato alla corruzione all'odio. E dato che dire cose a caso pare piacergli un sacco, c'è pure quello che tira in ballo Bibbiano senza motivo.
Pere inoltre abbastanza surreale il fatto che il loro pastore abbia trascorso mesi ad urlare che i crimini d'odio e l'istigazione alla discriminazione dovessero essere ritenuti "libertà di espressione" mentre ora viene a dirci che bisogna vitare ogni libertà di espressione a chi non risulta conforme al suo pensiero unico.

Poi, ossessionato dalla sua omofobia, inizia a tirare in ballo la religione nel suo sostenere che la sua unione matrimoniale sarebbe l'unica gradita a Dio in virtù di come lui abbia un pene e lei una vagina:



Ed è curioso come per loro dovrebbe contare unicamente il sesso dei coniugi, in quel loro raccontarsi che la loro eterosessualità dovrebbe essere ritenuta un merito.

Poi il pastore inizia a diffamarci. Questa volta si è inventato che noi saremmo disoccupati (cosa non vera) mentre si vanta di scrivere messaggi che hanno l'unico scopo di offendere:



Arriva poi pure sua moglie, la quale sostiene che Carollo debba poter accusare i gay di essere "blasfemi" mentre lei ride chi chi ritiene blasfemo il loro uso elettorale della religione:



Curiosa è la teoria per cui Carollo possa maledire chi osa guardare uno spettacolo di drag queen mentre sua moglie sostiene che sarebbero gli altri ad "istigare odio" verso coloro che cercano di istigare alla discriminazione. E chissà non possa prima o poi scoprire che la Cassazione ha deciso che l'istigazione alla discriminazione non possa essere ritenuta "libertà di pensiero" come sostiene lei. Inoltre appare curioso dica che i voler attribuire a Dio i propri pensieri sarebbe una "opinione", perché nessuno avrebbe avuto nulla da ridere se Carollo avesse detto che quella è la famiglia che lui teorizza, ma il problema è che Carollo vuole sostenere che sarebbe Dio ad aver deciso che la famiglia andrebbe ridefinita sulla base dei suoi pruriti sessuali.

Non va meglio con un loro proselito che inizia a usare il figlio di Carollo come strumento di diffamazione, peraltro insinuando non abbia meriti sportovi ma sia stato il padre a piazzarlo in una squadra del nord:



Quel titolo sarebbe totalmente idiota, dato che a nessuno frega nulla di cosa facciano i familiari di Carollo. A preoccupare è solo il suo uso della religione finalizzato ad invitare i genitori omofobi a non accettare figli lgbt, aumentando statisticamente il rischio di contribuire a spingerli al suicidio. E c'è davvero poco ridere davanti a chi viene spinto alla morte dall'omofobia.

Update 10/07: Come sua abitudine, il pastore ha incitato i suoi proseliti contro questo post. Ed è curioso osservare ciò che scrivono. Una tuzia sostiene che il pastore sarebbe vittima di "persecuzione a causa di Gesù" dinnanzi a chi contesta le sue quotidiane invettive contro i gay e la sua persecuzione di un intero gruppo sociale:



Ed ancora, è schiumando contro chiunque contrasti l'omofobia che scrivono pure:



Arriva poi esponente del partito omofobo di Maria Adinolfi, ad indicare come dietro a tutta la lobby omofoba ci siano sempre le stesse persone, che sceglie di scrivere parole che puzzano del reato penale di diffamazione aggravata:



Con che diritto il signor Esposito ci definisce "delinquenti"? Forse dovremmo farglielo chiedere ad un giudice, anche in considerazione di come Carollo ci minacci quotidianamente di volerci denunciare per aver osato esprimere il nostro dissenso dal suo sostenere che Dio esiga che il matrimonio sia riservato agli eterosessuali:



Quindi l'odio sarebbe "libertà di espressione" e la libertà di espressione sarebbe lesa maestà?
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