Mario Adinolfi denigra la Pascale nel giorno delle sue nozze


Probabilmente intenzionato a rovinate il giorno delle nozze tra Francesca Pascale e Paola Turci, il fondamentalista Mario Adinolfi si è lanciato nell'accusare la sposa del reato penale di «ricatto». Nulla di strano, dato che appare evidente lui voglia veicolare l'idea che le persone lgbt siano malvagie e se ieri diceva che i gay sarebbero pedofili, oggi giura che le lesbiche sarebbero delle delinquenti:



Se davvero ci fosse stato un «ricatto», il problema non dovrebbe tanto essete la sessualità dellaPascale, quanto il motivo per cui un Berlusconi avrebbe dovuto avere un segreto da nascondere e proteggere. E riguardo alla differenza di età, vogliamo parlare di come la sua seconda moglie sia molto più giovane di lui o di come Salvini andasse a prendere la fidanzatina a scuola?
Ma per Mario Adinolfi la priorità è quella di sostenere che il matrimonio della Pascale non debba avere la stessa dignità della sua unione celebrata in tuta e scarpe daginnastica in un casinò di Las Vegas.

Non contento, aggiunge pure:



Davanti ad una Costituzione che definisce la famiglia termini pregiuridici che servivano a scardinare i distinguo fascisti, Mario Adinolfi continua a ripetere che lui ci vedrebbe una legittimizzazione a nuovi distinguo. In particolare, lui vuole che il sesso dei coniugi sia codificato sulla base delle sue pulsioni sessuali. Poi, una volta codificati i sessi, va bene tutto: tradimenti, divorzi, fidanzatina adolescenti sarebbero tutti parte della sua idea di "famiglia" quale diritto da riservare solo a specifici gruppi sociali come ai tempi del fascismo.
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