Carlotta Toschi ha da ridire sui papà che fanno i lavori di casa


L'avvocatessa Carlotta Toschi parerebbe un po' confusa. Dopo essersi proposta come la candidata di Adinolfi che pretendeva di poter continuare a fare la volontaria in un centro lgbt mentre prometteva la discriminazione delle famiglie gay, ieri ha vestito i panni della femminista che voleva difendere la premier finlandese dagli attacchi. Peccato che ad insultarla fosse stato proprio il suo partito dalla pagina del suo capo.
E se ieri sbraitava che gli uomini non offrirebbero pari dignità alle donne (incurante di come sia proprio il suo partito a proporre di pagare le donne che rinunceranno a lavorare per starsene a casa a sfornare figli e aa cucinare per il marito), oggi pare dubbiosa sul fatto che qualcuno possa apprezzare gli spot in cui non si dà per scontato che fare le pulizie sia una "cosa da donne":



Ovviamente l'avvocatessa è stata molto vaga, anche se pare molto probabile che il motivo per cui abbia ritenuto di dover instaurare un dibattito sia il fatto che ad esprimere un'opinione sia stata quella donna transessuale che il suo capo si diverte a definire al maschile. E paiono molto populisti anche i commenti da lei raccolti, tutti basati sull'esperienza personale, quasi come se loro non riuscissero a pensare che per altre persone possano sussistere situazioni diverse:



A quel punto, promette di pregare per i padri che hanno perso i figli. Ma al posto di scegliere un bimbi gay ucciso dall'omofobia, ha scelto come esempio la morte della figlia del teorico di Putin che ha aizzato il genicodio degli ucraini. A questo punto avrebbe potuto pregare per il povero Hitler e per la morte dei suoi fili, peraltro meno colpevoli della figlia di Dugin dato che la signorina si dilettava ad incitare massacri e uccisioni nel nome del suo babbo:



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