Carlotta Toschi riceve l'endorsement di chi sostiene che i gay siano satanici e che dovrebbero uccidersi


L'organizzazione di Gianfranco Amato, esponente di numerose organizzazioni anti-gay legate all'ultra destra evangelica statunitense, sostiene che la povera Carlotta Toschi sarebbe vittima di ingiusta «discriminazione» perché non potrà fare la volontaria in un'associazione lgbt mentre è candidata per in partito che promette la loro sistematica discriminazione.

In quello che sta divenendo una barzelletta che non fa ridere, la candidata di Adinolfi scrive:



Peccato che l'organizzazione di Amato sia la prima a discriminare, garantendo assistenza legale gratuita agli omofobi e non a chi è vittima di omofobia. Inoltre non è possibile essere inclusivi verso chi discrimina, dato che saremmo davanti ad una negazione in termini.

Con buona pace per Amato e per la signora Carlotta, non è che per essere "inclusivi" si debbano invitare dei preti pedofili all'asilo per non farli sentirsi discriminati. E neppure si è obbligati a nominare Gandolfini come presidente onorario di Arcigay per aiutarlo a istituzionalizzare la sistematica discriminazione dei bambini a lui sgraditi. Non funziona così. Non funziona che Adinolfi può discriminare chi vuole perché lui si dichiara fieramente omofobo e i gay debbano tenersi chi si candida in partiti che nel 2017 promettevano l'eliminazione dell'associazione in cui lei lavorava e di tutti i suoi iscritti.

La situazione non migliora nell'osservare come Amato sia un personaggio che elogia pubblicamente la suora omofoba che ha che aggredito fisicamente due modelle che hanno osato baciarsi, lacciando intendere che probabilmente l'amore diventerà reato se Carlotta Toschi sarà votata:



L'elogiato padre Bruno De Cristoforo, invita a provare «repulsione» verso i gay, peraltro inventandosi che i bambini sarebbero omofobi o che i gay dovrebbero suicidarsi perché Dio li odierebbe:

Mi tolgo il cappello davanti al suo senso morale, del tutto scevro dalla moderna percezione delle effusioni omosessuali pubblicamente ostentate: ha per quel bacio la stessa naturale repulsione che ne avrebbe un bambino. Forse la sua reazione non ha la compostezza del ponderato numero 2357 del Catechismo della Chiesa Cattolica ma ne esprime perfettamente tutto il significato: «Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che "gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati". Sono contrari alla legge naturale». E a proposito di legge naturale, la consacrata fa notare che quelle sono due ragazze… si pesa tutto il suo sconforto nel dover spiegare l’ovvio agli astanti.
Mi tolgo il cappello davanti al senso metafisico della sorella. Perché nell’esclamare “È il diavolo proprio!”, dimostra di avere la stessa lucidità di San Giovanni Crisostomo nell’intus-legere ciò che sta oltre quel che vede: «Le passioni omosessuali sono sataniche […] Qualsiasi peccato tu nomini, non ne nominerai nessuno che sia uguale a questo, e se quelli che lo patiscono si accorgessero veramente di quello che sta loro accadendo, preferirebbero morire mille volte piuttosto che sottostarvi. Non c’è nulla, assolutamente nulla di più folle o dannoso di questa perversità».

Quindi Amato sostiene che a rappresentare un'organizzazione lgbt dovrebbe essere una tizia che piace a chi invita a provare «repulsione» verso i gay? E davvero pensa che le vittime si sarebbero dovute rivolgere a lei per ottenere giustizia da chi lo ritiene sterco del demonio?

In realtà tutta la vicenda pare un paradosso, dato che nel momento in cui la Toschi ha scelto di promuovere le discriminazioni, sarebbe stata lei stessa a doversi dimettere da un'associazione in antitesi alle sue nuove prospettive. Il fatto che non l'abbia fatto e che ora piagnucoli perché qualcuno le ha chiesto di assumersi le responsabilità delle sue scelte non pare farle onore. E neppure pare farle onore il tentativo di istigare odio verso chi non si è lasciato prendere in giro da lei, dato che solo gli elettori di Adinolfi potrebbero anche solo lontanamente pensare che lei fosse davvero intenzionato a difendere qualcuno dalle discriminazioni che lei stessa oggi promette di promuovere attraverso il suo programma politico.

Ed il bello è che lei pare pure divertirsi un mondo, rilanciando articoli come questo:



Ovviamente è del tutto opinabile il fatto che Adinolfi possa essere ritenuto "cattolico" solo perché lo dice lui e, forse, pure le sue due mogli.
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