#Fetrah, la campagna d'odio anti-gay islamica che pare ispirata ai manifesti di Pillon


Nel Medio Oriente e del Nord Africa è diventata virale una oscena campagna omofoba chiamata “Fetrah”, incentrata sul rifiuto dell'identità di genere non binaria e sulla condanna morale di qualunque orientamento sessuale risulti diversi dall'eterosessualità. Ad ideare quell'abominio sono stati tre esperti di marketing egiziani, che peraltro no n paiono avere manco molta fantasia. I tre omofobi hanno infatti ideato un simbolo basato sull'azzurro dei macchieti e sul rosa delle femminucce, scimmiottando le bandierine di istigazione alla discriminazione che Jacopo Coghe distribuiva al cospetto di Pillon durante le manifestazioni della sua Manif pour tous.

Mostrando quanto siano vicine le idee di Pillon a quelli degli estremisti islamici, il simbolo della campagna si è diffuso tra cui Marocco e Giordania. Tutti i profili impregnati in quell'iniziativa riportano il nome arabo “fetrah”, ossia “istinto umano”. La loro pretesa è che si sostenga esitano solo due generi come dice Pillon e che l’omosessualità sia un comportamento deviante rispetto alla natura umana al pari di com'è solito asserire il pastore Luigi Carollo. Ed è come un Attilio Negrini qualunque che questi soggetti cercando i incitare odio giurano, ad esempio, che il vaiolo delle scimmie sarebbe colpa dei gay:



Ovviamente non manca una finalità politica, dato che i tre ideatori di questo schifo cercando di alimentare odio per l'occidente, sostenendo che serva una radicalizzazione islamica per impedire ogni forma di tolleranza. Ed è probabile che Pillon e Jacopo Coghe potrebbero chiedere i diritti dato che la campagna islamica pare essersi ispirata a loro:



Tutto ciò rende surreale che ad incitare odio verso l'Islam siano proprio quei personaggi che condividono le forme più estremiste di quella religione. E c'è già chi risponde a loro così:

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