Giorgia Meloni promette un pacchetto di leggi anti-gay se i camerati le daranno il potere


Giorgia Meloni ha rilasciato una intervista al settimanale di Maurizio Belpietro, raccontando che sarebbe per il bene dei bambini che lei promette la sistematica persecuzione di interi gruppi sociali sulla base di teorie strampalate che lei stessa aveva candidamente ammesso di non conoscere.
In quella sua retorica in cui l'assenza di idee viene sostituita con l'invettiva conto le sinistre, l'esponete di estrema destra ha esordito sostenendo che mentirebbe chi teme che «con la Meloni al governo verranno colpiti i diritti e la libertà». Ed è parlando di sé stessa in terza persona come abitudine di salvini e di Pillon che la signora ha cercato di sostenere che «noi daremo voce ai diritti e alle libertà di chi non ha voce, a partire dalle donne e dei bambini. Lavoreremo per attuare la prima parte della legge 194 e sostenere le donne che non vogliono abortire, difendere la libertà educativa delle famiglie da chi vuole imporre le teorie gender nelle scuole, ci batteremo per rendere l’utero in affitto reato universale e velocizzare le adozioni. Sono questioni di buon senso che non faranno male a nessuno».
Ovviamente non è vero, dato che il suo chiedere che l'omofobia sia istituzione, che nelle scuole venga promossa la discriminazione sono atti che la porteranno a fare del male a tanto bambini. Ed è ancor più abominevole il suo lasciar intendere che l'Italia possa seguire Viktor Orban nell'imposizioni di leggi che vietino ogni discussione su tematiche lgbt nelle scuole in stile russo.
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