Il sito di Nicola Porro insulta chi contesta Giogia Meloni: «Elodie, Giorgia e Loredana Bertè hanno rotto i cogl**ni»


È il sito di Nicola Porro a proporre un articolo di Max Del Papa che ci mostra quale linguaggio degradante venga scelto dalle destre populiste per comunicare con il loro rettorato. In un articolo intitolato "Le cantanti contro la Meloni hanno rotto i c…", scrivono:

Le “cantanti” contro Giorgia Meloni hanno rotto i coglioni. Non per la critica, non serve precisarlo. Ma proprio perché non è critica. È posa. È selfie verbale. È pippone delle pippe. È una corsa a chi odia di più. Senza spiegare. Senza specificare. Per riflesso pavloviano. Per opportunismo. Per un clic in più. Una pena. E una noia, feroce, deprimente. Efferata. Alle “cantanti” contro Giorgia Meloni non crea problemi la contraddizione per cui da sedicenti femministe odiano una donna che per la prima volta potrebbe diventare premier, loro la risolvono così: ma lei non è una donna, lei è una fascista. Un fastidio, tutto questo starnazzare social che non va da nessuna parte.

L'attacco è contro Elodie, Giorgia e Loredana Bertè, alle quali Max De l papa regala i suoi insulti da bulletto populista:

E la Elodie che, ahò, le dà della coatta e della ignorante; lei, figlia der Quartaccio, terza media. Lo sa che sotto il comunismo libertario che non c’è mai stato una che si produce in look da cubista di periferia e passa da un tronista a un rappettaro a un motociclista verrebbe subito spazzata via per decadentismo borghese? E quell’altra, l’altra Giorgia, che si chiama Giorgia pure lei “però non rompo i coglioni”.

Ed ancora:

Tornerà identica, vedrete, anche con Giorgia che fa paura, ma non così tanto. E se uno si permetterà di rinfacciare le cazzate di appena ieri alle varie Lori, Elodie l’altra Giorgia, Ariete (kikazè?), Chiara Ferragni, mettiamoci pure lei, vah, Michela Murgia, dai, mi voglio proprio rovinare, magari quella mettetela dietro una batteria a picchiare come uno del trash metal, e aspettiamo le prossime, si sentirà fulminare come segue: taci, tu, sessista, fascista, che noi facciamo l’entrismo, noi lottiamo per la libertà. Ma “evviva il comunismo e la libertà” era una canzoncina ignobile che ormai canta solo Laura Boldrini, povera nonna.

Insomma, il signor Max Del Papa pare incapace di esprimere una sola opinione, forse pensando che basi insultare, diffamare e offendere per fare felice l'elettore medio di una destra che campa sull'odio razzista e sull'odio omofobico in quel loro scimmiottare Putin, Orban e Duda. Ed è davvero raccapricciante che un certo elettorato non si senta offeso da chi gli parla come se stesse parlando a dei deficienti.
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