No, non è vero che il Pd voglia "rendere reato la discriminazione di un pedofilo" come afferma Maurizio Blondet


Maurizio Blondet appare davvero miserabile nel suo inventarsi false notizie che possano eccitare i neonazisti alla Fabio Tuiach, ossia immigrati a cui la Lega di Matteo Salvini aveva persino regalato denaro pubblico facendolo eleggere come consigliere neifascista di Trieste.
Dopo essersi creato una cerchia di adepti eccitati dalle sue fake-news contro i vaccini e a sostegno dell'invasione russa dell'Ucraina, oggi tenta di diffamare il Pd a favore dell'ultra-destra, il camerata scrive:



Sorvolando sulla blasfemia di un neofascista che bestemmia il nome di Dio in quasi tutti i suoi messaggi, il camerata sostiene che la destra dovrebbe imporre leggi contro i gay perché la destra neofascista ama inventarsi che la loro mancata discriminazione potrebbe portare all'accettazione della pedofilia. E dunque, secondo lui, chi odia i gay temendo che possano sdoganare la pedofilia deve votare un Salvini che va con ragazzine e un Berlusconi che è indagato per prostituzione minorile.

Dice che a convincerlo di quella teoria è stato il solito Maurizio Blonder, il quale pubblica un articolo da denuncia penale. Asserendo che la sua fa-news dovrebbe dimostrare che le sue bufale non sarebbero tali, scrive:



Evidentemente Blondet deve pensare che i suoi proseliti siano davvero molto stupidi, dato che linka la prova delle sue mistificazioni. Infatti quello che lui riporta non è un testo di legge proposto dal Pd, ma una mozione al ddl Scalfatrotto a firma di Carlo Giovanardi e di altri senatori di destra:



Quindi no. Non è vero che il Pd voglia "rendere reato la discriminazione di un pedofilo" come giurano Maurizio Blondet e il camerata neofascista Fabio Tuiach nella loro incessante campagna di menzogna a sostegno dell'incitamento alla discriminazione. Casomai è stato il loro Carlo Giovanardi ad aver scritto quell'indecente emendamento cercando di irridere le vittime di discriminazione, ovviamente accostandole alla pedofilia come piace fare agli omofobo.

La medesima bufala venne diffusa anche nel 2020 dalla giornalista Zaira Bartucca, la quale rilanciò le bufale di chi incitava ad uccidere Zan spacciando l'emendamento di Carlo Giovanardi al ddl Scalfarotto come se fosse il testo del ddl Zan.
Oggi quella stupidaggine torna a circolare tra i gruppi neofascisti grazie ad un Blondet che tenta di eccitare i camerati giurando che l'omosessualità renderebbe «pervertiti» e che quello che è stato scritto dai leader delle lobby omofobe vada attribuito ad un partito terzo. Tanto i suoi seguaci sono ritenuti stupidi e lui deve pensare che la loro stupidità sia tale da far sì che non si accorgeranno di essere stati presi in giro anche se lui gli ha pure offerto un link che avrebbe conclamato la bufala.
Corona il tutto un riferimento a caso a Bibbiano e un consolidato tentativo di accomunare i gay alla pedofilia, dato che già nel 2017, durante le elezioni presidenziali francesi, affermò che il candidato premier Emmanuel Macron fosse un omosessuale pedofilo. Nel 1993, l'Anti-Defamation League lo ha incluso nella lista di giornalisti antisemiti.
Blondet fu autore per Oggi, Il Giornale, Avvenire e La Padania Fino a giugno 2015 è stato anche direttore della testata giornalistica online Effedieffe, dove ha pubblicato diversi articoli contro i "giudeo-sionisti", che accusava di omicidio rituale, traffico di organi, complotti giudaico massonici e pedofilia.
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