Salvini aizza i suoi proseliti contro Tommaso Zorzi
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Matteo Salvini continua a fare vittimismo, piagnucolando che lui si sentirebbe offeso da chi osa esprimere dissenso dalle sue offese contro gli altri.
Tutto è partito quando Tommaso Zorzi l'ha definito "un idiota fatto e finito", portando il padano a invitare i suoi proseliti a fargliela pagare perché lui si dice vittima di "rancore e odio" mentre promette di cacciare gli stranieri, perseguitare gay e discriminare i bimbi sgraditi e Pillon.
Zorzi ha così replicato al padano: “Dopo aver espresso più volte il tuo pensiero contro la mia libertà di essere e di amare cosa volevi? Un sonetto d’amore in endecasillabo piano?”. Ma ovviamente i leghisti non si sono trattenuti dal rispondere con l'odio che il loro Salvini li ha addestrati a defecare, portandoli a usare l'omofobia come strumento di attacco alle idee:
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Insomma, ecco un'anteprima dell'odio omofobico che a cui l'alleato di Orban e di Putin vorrebbe condannare l'Italia per riportarla in quel Medioevo che tanto piace a Pillon. Ed il caso non pare isolato, dato che Salvini parrebbe voler incentrare la sua campagna elettorale sull'odio verso chiunque non la pensi come lui o come Putin:
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Insomma, Salvini sostiene che il leghista medio dovrebbe votarlo solo per far dispetto a chi crede nei diritti umani. Ed è alquanto squallido inciti odio verso i cittadini italiani in quel suo vedere "comunisti" ovunque dall'alto del suo essere cresciuto come occupante del Leoncavallo che si definiva "comunista padano":
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Insomma, l'incoerenza.