Il pastore Carollo esulta per l'elezione della Meloni: «Per cinque anni non ci saranno diritti civili»


Il pastore Luigi Carollo dice che Giorgia Meloni rappresenterebbe il volere di Dio, perché lei garantirà impunità a chi vuole commettere reati d'odio dettati dall'orientamento sessuale devve vittime, torturerà i malati terminali contro la loro volontà e toglierà diritti e libertà agli italiani. E se anche Kirill assicura che Dio ricompenserà chi stuprerà minorenni ucraine per volere di Putin, l'evangelico scrive:



Il pastore ci spiega così che lui non cerca un qualcosa per sé, lui vuole che altre persone siano private dai loro diritti. Lui vuole vedere malati che siano costretti a soffrire contro la loro volontà, bimbi in lacrime che vengono strappati ai loro genitori perché non etrosessuali, adolescenti resi vittima di bullismo omofobico nelle scuole... Insomma, un inferno in Terra che lui garantisce sarebbe espressione della sua fede.
E dato che lui ama attribuire ogni suo pensiero a Dio, è citandolo a casaccio che ha voluto ringraziarlo dicendo che la sua Meloni rappresenterebbe una "liberazione" dai diritti civili e dal rispetto verso le minoranze:



E se lui continua a rompere le scatole a qualunque Paese osi tutelare i diritti delle minoranze contro il volere di Putin, si mette persino ad urlare che i francesi non devono permettersi di tutelare quelle donne che lui vuole siano private da ogni diritto di scelta al pari del talebani:



Il rischio è che la vittoria dall'ultra-destra possa incoraggiare gli estremismi promossi da personaggi alla Luigi Carollo. Ma mentre Carollo sostiene di sapere con esattezza che Dio vorrebbe la Meloni, non pare accettare che qualcuno possa esprimere opinioni simili riguardo al suo pensiero:



Volendoci togliere qualche sassolino dalla scarpa, potremmo ricordare la presunta denuncia che dice di aver sporto contro di noi attraverso Carlotta Toschi. Stando a quanto il pastore ha scritto sui social, lui e la candidata di Adinolfi intendono sostenere che i messaggi di istigazione alla discriminazione da lui pubblicati su Facebook, nel suo ruolo di pastore, dovessero essere ritenuti privati perché lui nega di ricoprire un ruolo pubblico. Tesi curiosa, dato che il pastore si vanta di essere sempre in televisione e sui giornali a chiedere che i gay e le loro famiglie siano ritenute indegne di avere diritti civili.
Ammesso che i due abbiano davvero presentato una denuncia e che non si tratti di una mera minaccia intimidatoria, fa sorridere che ora il pastore dichiari candidamente che le tesi pubblicamente sostenute contro di noi sarebbero false. Infatti oggi dichiara di sentirsi orgoglioso dal ruolo pubblico svolto dalla sua pagina Facebook:



E pare saperlo bene anche la sua avvocatessa che, in calce al post in questione, commenta entusiasticamente:



Quindi, pare sia secondo convenienza che loro sostengono tesi contraddittorie tra loro, confermando la loro abitudine a sostenere che sarebbe vero ciò che loro dicono sia vero sulla base di quello che gli farebbe comodo fosse vero. Ed infatti la sua avvocatessa ci accusava di aver violato il silenzio elettorale per un post pubblicato il giorno antecedente all'inizio di quel silenzio, ma nel mentre il suo Adinolfi si vantava di violare il silenzio elettorale perché Internet non era contemplato.

Update 15:00. A fronte del consueto post con cui il pastore è solito i suoi proseliti ad insultarci, diffamarci e offenderci, è arrivata la solita sfilza di insulti:







Oltre a chi si diverte ad insultarci come farebbero persone senza Dio, c'è chi sposa il Carollo-pensiero per cui esisterebbe un "diritto" alla discriminazione che andrebbe garantito a chi ama attribuire a Gesù ogni più perversa forma d'odio. E vorremmo chiedere alla sua proselita che ci definisce "empi" se sa che la diffamazione è reato anche se si sta partecipando ad un attacco in stile squadrista organizzato da un pastore evangelico.
Non va meglio con quel "missionario evangelico" che ci accusa di drogarci a fronte del nostro aver semplicemente citato un virgolettato scritto dal pastore che si vanta del suo costante impegno nell'istigazione alla discriminazione. Eppure è a lei e alla redattrice della lobby di Riccardo Cascioli che Carollo dispensa i suoi cuoricini.





Ma vi pare normale un tizio che elogia chi ci insulta dopo aver dichiarato di averci denunciato perché lui non gradisce il dissenso?
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