La surreale campagna di Provita Onlus contro la libertà di scelta delle donne
Jacopo Coghe dice che lui ha stabilito che un bambino mai nato si sarebbe dovuto chiamare Luca e avrebbe dovuto voler fare l'astronauta, dato che il ballerino non è considerato un lavoro da maschio agli occhi degli amici di Putin. Ma non dice che se sua madre ha deciso di non farlo nascere è perché probabilmente sarebbe stato condannato ad una vita in stato di abbandono, senza possibilità di scelta. E neppure dice che se Luca avesse voluti sposare un altro uomo, la sua organizzazione si sarebbe battuta per impedirglielo.
Proseguendo in una campagna imbarazzante contro il diritto di scelta delle donne, è a nome dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus che ha pubblicato questa roba qui:
Naturalmente non ha scelto un bambino ucraino, dato che loro li reputano sacrificabili in cambio di uno sconto in bolletta. E manco ha scelto un bambino migrante, dato che loro non vogliono possano venire in Italia a sognare un futuro. A loro importa solo che la donna venga costretta a fare quello che dice lui, quasi come se ad importargli fosse la sopraffazione e non il destino di bambini a cui lui vuole sia negato ogni diritto di scelta al pari delle loro madri.