L'estrema destra si prepara ad incolpare Draghi per tutto quello che non farà la Meloni


Secondo un copione già visto, l'ultra-destra si sta già preparando ad incolpare Draghi per tutto quello che loro non faranno. Ed è la signora Carlotta Toschi ad aver quella linea propagandistica scrivendo:



L'avvocatessa Toschi non spiega su quali basi si lanci nell'accusare Draghi di aver «avvelenato il pozzo economico», anche se è probabile voglia lamentarsi di come il premier non abbia voluto finanziare i militari russi impegnati nell'invasione dell'Ucraina come chiedeva il suo Adinolfi.

La citazione parrebbe presa dal sito linkato, dove tale Massimiliano Mazzanti scrive:

Da subito, la Meloni dovrà chiarire con Mario Draghi i termini della legge di bilancio da presentare a Bruxelles prima ancora del suo insediamento, a metà ottobre: il premier uscente l’ascolterà, tratterà, oppure avvelenerà ulteriormente il pozzo economico da cui il nuovo esecutivo dovrà trarre la linfa per le sue politiche? E, nel caso che Super Mario se ne fregasse dei risultati del voto, il governo di Centrodestra avrebbe la volontà e la forza per mettere in discussione gli eventuali impegni assunti dal predecessore? Poi, il tema nodale della guerra in Ucraina -quello che ha portato parte della Destra italiana a non condividere la fortunata campagna elettorale della stessa Meloni e del conseguente atteggiamento ostile verso la Russia che già tanto costa alle tasche degli italiani meno abbienti, cioè, praticamente tutti. Se il nuovo governo, per rassicurare le cancellerie straniere, persistesse nella politica fin qui seguita, il conflitto sociale potrebbe esplodere pesantemente per le strade e nessuno, nelle istituzioni italiane e straniere, verrebbe di certo in soccorso alla Meloni.

Insomma, loro dicono che saremmo noi "ostili" verso una nazione che ha invaso uno stato sovrano e minaccia di uccidere con l'atomica chiunque si opponga ai loro progetti coloniali. Ed ovviamente dicono che la meloni dovrebbe disporre dei fondi europei come se fossero suoi, quasi come se non ci fosse stato un governo che per un anno ha lavorato praticamente solo su quei progetti.

Iniziano poi a dire che il governo precedente avrebbe reso "camorrista" il sud d'Italia, anche se in realtà è proprio il partito della meloni a vantare il record di arresti per camorra. Fatto sta che scrivono:

E qui, in questo elenco iniziale di “doglianze”, va sottolineata la particolare situazione del Sud Italia che Giuseppe Conte e la sua banda hanno fatto arretrare di almeno mezzo secolo, consegnandolo al peggior assistenzialismo di stampo camorristico. Se la Meloni, come preannunciato in campagna elettorale, dovesse mettere fine senza esitazione al “reddito di cittadinanza”, il malcontento delle genti meridionali potrebbe esplodere come una bomba, anche perché non è facile per nessuno sostituire una “regalia” garantita con una “opportunità” occupazionale; i soldi certi direttamente nella carta di credito con un eventuale contratto di lavoro.

Insomma, siamo al populismo più becero.
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