Mario Adinolfi invita ad abbandonare la Chiesa di Roma perché non omofoba quando siua santià K8ir8ill. padrede


Mario Adinolfi continua ad urlare istericamente che lui pretende di essere ritenuto il più "cattolico" tra i cattolici, asserendo che lo avrebbe deciso sulla base del suo essere simpatizzante di Mussolini che si dice disposto ad aiutare i militari russi a stuprare bambine di 4 anni in cambio di uno sconto sulla sua bolletta del gas.
Ed è lamentandosi di come i vescovi non sarebbero sufficientemente inclini a sposare la sua ideologia che oggi lo troviamo pronto ad invitare i suoi proseliti ad abbandonare la Chiesa di Roma per abbracciare la sua religione filo-russa, basata sul chiedere leggi liberticide che limitino e danneggino la vita altrui. E così inizia a dire che a lui non sta bene che qualcuno possa «chiamare matrimonio l'unione tra di maschi», anche se poi pretende che si definisca matrimonio quella roba che lui ha organizzato in un casinò a Las Vegas presentandosi in tuta e scarpe da ginnastica davanti alla sua sua futura seconda moglie. E torna pure a dire dire che lui vedrebbe «trenini» nel simbolo del Giubileo e che lui vuole che le donne non possano avere alcun diritto di scelta.

Presumibilmente sperando che l'odio possa portargli profitto dopo l'ennesima sconfitta elettorale, scrive:



Sempre promettendo che lui imporrà il suo volere a quel 99% degli italiani che si è ben guardato dal votarlo, elenca anche i cinque obiettivi dell'agenda evangelica statunitense che lui vuole perseguire:



Se non chiarisce quale delle sue molteplici famiglie meriterebbe l'appellativo di "naturale" usato come sinonimo di "eterosessuale", pare evidente che lui ritenga che l'habeas corpus non dovrebbe valere per le donne, ma solo per quei no-vax che pretendevano di poter contagiare i colleghi sul posto di lavoro, sancendo che chi avrebbe voluto lavorare sarebbe dovuto essere disposto a morire per volere di Adinolfi.
Nel suo gergo, la «libertà scolastica» sarebbe l'indottrinamento omofobo dei figli, la «pace» è collaborazionismo con chi invade Paesi sovrani e la fantomatica «impresa familiare» è una truffa che si oppone a quando lui promise che a Ventotene avrebbe portato delle multinazionali.
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