Secondo il partito di Adinolfi, il massacro degli ucraini non è un nostro problema


Carlotta Toschi è andata in tv a dire che lei, a nome del partito di Mario Adinolfi e dell'ex segretario di CasaPound, si pone «contro Draghi» e che lei ritiene «una follia» il razionamento energetico visto che il suo capo sostiene che basterebbe negare il rischio che Putin possa ampliare le sue mire espansionistiche per pagare gli sprechi con denaro pubblico che possa foraggiare il suo esercito di invasione.
Dice anche che loro contestano le politiche di contrasto alla pandemia e che loro non trovano abbia senso «patteggiare per una guerra che non è nostra», decidendo così di lasciare che gli ucraini siano bombardati perché loro non sembrano avere problemi a fare affari con chi li ha invasi.
Il bello è come cerchino di cavalcare il dissenso, dicendosi contro tutto. Ma poi non dicono mai come loro avrebbero gestito determinate sutuazione. Ed è facile dire che loro erano contrari al greenpass se poi non dicono in che modo avrebbero impedito ai no-vax di potersene andare in giro a diffondere l'infezione. Ed è altresì curioso come in quel partito tutti siano allineati al pensiero unico del loro capo, dicendo quello che dice lui e ripetendo i suoi miopi slogan populistici.
Ad esempio dicono che basterebbe sacrificare il popolo ucraino e lasciare che Putin lo assoggetti per far finire la guerra, senza curarsi di Mosca potrebbe ricattarci anche col grano oltre che con il gas.
A livello propositivo, la signora cita solo due vecchi cavalli di battaglia del suo capo: il pagamento delle donne che si faranno ingravidare dopo aver rinunciato a lavorare e un aumento delle pensioni (che però non dicono come vorrebbero finanziare).

Curiosa è anche la location che la signora Toschi ha scelto come set delle sue interviste:



Il locale da lei indicato, set per la propaganda di un partito ultra-catrolico basato sul bigottismo, risulta questo:





È dunque questo il ruolo della donna che viene promosso da loro?
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