Don Francesco Romano attacca la Chiesa dopo la sospensione di don Giulio Mignani


Don Francesco Romano, parroco di San Gabriele a Palermo, si è unito ai tanti preti che solidarizzano con don Giulio Mignani dopo la sospensione decisa dal tribunale ecclesiastico di la Spezia per le sue posizioni a sostegno della comunità lgbt.
Attraverso una lettera aperta a Don Cosimo Scordato pubblicata dal Giornale di Sicilia, il sacerdote ha parlato di un clima “pieno d’odio, a tutti i livelli” che ha travolto l’Italia, lamentanbdo come la Chiesa non voglia fare la sua parte nel necessario cambiamento.
Don Francesco non riesce a comprendere come si possa contestare chi vuole benedire gli omosessuali credenti, dato che ad importare non dovrebbero essere i sessi quanto il fatto che vi sia amore e rispetto.
Don Francesco ritiene necessario accelerare la reinterpretazione dei testi sacri da un punto di vista più critico e meno letterale, dato che il non voler tenere contro del contesto storico in cui un testo è stato scritto appare come un evidente errore. E poco serve citare che i dogmi come armi da scagliare contro il prossimo, dato che “Gesù diceva: Prima l’uomo e poi la legge”.
Sul caso di Mignani, aggiunge: “È stato un errore sospenderlo. Non è un modo cristiano di dialogare. Gesù non ha costretto tutti noi in una gabbia”.
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