Il mondo è schifato dai manifesti anti-gay di Coghe, ma lui fa pure la vittima


Jacopo Coghe, in qualità di portavoce dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, appare abbastanza comico mentre dice che gli altri sarebbero «fascisti» perché disgustati dalle sue campagne d'odio.
E davanti al mondo civile che prova disgusto per i suoi osceni manifesti, lui urla che gli altri non capirebbero che ha ragione lui e che lui di sente intimidito da chi non lo lascia libero di poter istigare odio contro interi gruppi sociali.
A quel punto, si proclama addirittura il supremo rappresentare delle famiglie, urlando a nome di chi mai gli ha dato un mandato a rappresentarli che lui vuole continuare a fare soldi sull'integrazione all'odio giurando che lo farebbe per i suoi figli e i suoi nipoti:



E se il suo starnazzare frasi a caso pare mostrare come quella gente si stia accorgendo che la società è schifata da loro, fa ridete come cerchi di sostenere che lui sarebbe la vittima perché non riesce a fare del male a donne e gay. Non va meglio con suo farneticare di fantomatiche "Fase accuse" che dice gli siano state rivolte. dato che il suo giurare che qualcuno vorrebbe "indottrinare" i bambini o che l'omosessualità sarebbe "antiscientifici" non lasciano subbi su chi stia raccontando bugie.
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