Il partito di Adinolfi torna ad attaccare le libertà altrui: «Sono falsi diritti civili»


Mirko De Carli sostiene che la famiglia, il riconoscimento degli affetti altrui, la libertà di scelta dei malati e la cittadinanza per i bambini nati in Italia sarebbero dei «falsi diritti» in virtù del suo sostenere che l'unico vero diritto è quello reclamato dai negazionisti che pretendevano di andare nei luoghi di lavoro a mettere a repentaglio la vita altrui.

Asserendo che l'esperienza di Adinolfi nel celebrare matrimoni nei casinò di Las Vegas e nel distribuire fotografie che ritraggono le sue figlie minorenni in mutandine debba renderlo il tizio che debba dire agli agli altri come si debba gestire la propria famiglia, De Carli ricorre alla solita propaganda nell'inveire contro un fantomatico "pensiero unico" che lui dice vada combattuto attraverso leggi liberticide che vietino a chiunque di non pensarla come il suo capo. E così promette che loro saranno più fondamentalisti di qualunque fondamentalista nel limitare la libertà degli altri:



Nel suo testo emerge il primo problema, dato che De Carli ammette che la società prova orrore verso le sue rivendicazioni. E ciò ci spiega perché lui creda che quelle cose vadano imposte con la forza, dato che la società si guarderebbe bene dal volere simili schifezze per i propri figli.

Ricorrendo a quelle solite contrapposizioni che furono anche alla base della propaganda nazifascista, il signor De Carli si inventa che i radicali avrebbero distrutto la famiglia perché non aiuterebbero gli adinolfiniani a torturare i malati, a costringere con la forza le donne al parto o a negare qualunque diritto non porti un profillo alle loro tasche. D'altronde loro sono quelli che si dicono disposti finanziare gli stupri minorili dei russi se ciò potrebbe procurargli uno sconto in bolletta:



Sostenuto che non esisterebbero diritto ma solo "desideri" che lui esige vengano negati, inizia a dire che per imporre quel suo pensiero è utile che al Senato ci sia un tizio che colleziona busto del duce mentre alla Camera sia stato imposto chi invitava i camerati a pregare contro i gay:



Ancora una volta emerge in tutta la sua drammaticità l'ideologia di chi sostiene che non dovremmo ambire a migliorare la nostra vita, ma compiacersi di ogni atto che potrebbe rovinare quella degli altri.
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