L'inaccettabile violenza di Libero, che titola: “Cara Rula, ma sei scema?”

La giornalista Rula Jebreal è stata pesantemente attaccata da Giorgia Meloni per aver osato ricordare che il padre della leader di Fratelli d'Italia era un noto narcotrafficante, condannato al carcere in Spagna. Ed è così che Jebreal aveva osservato: «Lei non è colpevole dei crimini commessi dal padre, ma spesso sfrutta i reati commessi da alcuni stranieri per criminalizzare tutti gli immigrati, descrivendoli minaccia alla sicurezza. In una democrazia ci sono responsabilità individuali, non colpe o punizioni collettive».
Per punire chi osa contestare la nera dama dell'estremadestra, è ricorrendo ad una violenza inaccettabile che oggi Libero titola in prima pagina: “Cara Rula, ma sei scema?”.

Nel suo editoriale, Alessandro Sallusti arriva a scrivere: “La odiano al punto, Giorgia Meloni, da volerla ferire con ferocia sul piano personale, come ha fatto poche ore fa Rula Jebreal, icona di quella spazzatura umana che è diventata la sinistra elitaria e spesso milionaria”. Ed ancora: “più semplice è collegare Rula Jebreal alla categoria degli infami, cioè di persona che, per aver compiuto azioni particolarmente turpi e spregevoli, si è resa indegna della pubblica stima. Gli infami sono una pessima razza, peggiore degli assassini”.
Scema, spazzatura umana, infame. Questi sono gli insulti che le destre riservano a chi osa contestare i loro leader.


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