Pillon riparte da Gianfranco Amato, rappresentato in senato da Romeo


L'ex senatore leghista Simone Pillon sostituirà Povia ai comizi di Gianfranco Amato, esponente di varie organizzazioni anti-gay legale al fondamentalismo evangelico statunitense. Fu anche in prima linea nel fomentare i portuali no-vax triestini alle proteste e, per quasi un decennio, è andato per parrocchie e diffondere l'isteria "gender".



Il signor Amato è anche il cofondatore del partito omofobo di Mario Adinolfi, legato a personaggi politici che lo hanno aiutato a promuoverà quelle truffe culturali che le destre usano come spauracchio per le loro politiche discriminatorie:



Da sempre vicino alla Lega, Amato dichiara che sarebbe in atto un accordo tra la sua organizzazione e quel Massimiliano Romeo che sperperò il denaro dei cittadini lombardi per istituire un inutile "centralino gender" a disposizione dei genitori omofobi:



E davanti ad un Amato che inveisce contro "mainstream" e "politicamente corretto", non pare difficile identificare la matrice ideologica di chi attinge dai termini della propaganda neofascista.

Da notare è anche come Pillon si spacci per un "senatore della Repubblica" all'interno della locandina nonostante non sia stato rieletto. Amato risulta invece l'organizzatore di comizi elettorali a sostegno di Salvini organizzate nella chiese della stessa confessione dei coniugi Carollo in cui ha inveito contro il ddl Zan per il contrasto ai crimini d'odio:



Dalle immagini pare facile immaginare che Amato abbia puntato tutto sul sostenere che il sedicente "cristiano" debba rifiutarsi di accettare l'identità di chi non risulta espressione dei loro pruriti sessuali:



Lo scopo era quello di opporre chi chiede la tutela delle vittime di odio a chi sostiene che la donna vada impiegata per la produzione di figli, garantendi che quei figli saranno discriminati se non cercheranno di ingravidare altre donne:



Il concetto viene spiegato in un articolo di Amato, il quale contrappone il contrasto alle discriminazioni alla proposta di Romeo che mira a ridefinire la famiglia sulla base delle capacità riproduttive della femmina:



Altri articoli prevedono la punizioni di chi non discrimina i bambini che vivono von tutori, sperando ciò possa discriminare le famiglie arcobaleno. Si cerca persino di imporre una rilettura ideologica della Costituzione in salsa omofoba, asserendo che "naturale" sia ritenuto sinonimo di "eterosessuale":



Insomma, il leghista Romeo vorrebbe imporre per legge gli slogan di Gandolfini, incurante di come Gandolfini appaia molto ipocrita nel suo parlare sempre di procreazione dato che lui vive un rapporto matrimoniale infecondo con sua moglie e lui ha adottato tutti i suoi figli.
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