Salvini vuole un ministero per Renata Baldassarre, la nemica di Peppa Pig e di Scooby-doo che vede "gender" ovunque


Il Senato è già caduto nelle mani un in collezionista di busti del duce che sostiene che il termine "fascista" sua un complimento. La Camera è andata ad un filo-putiniano che partecipava agli "etero pride" di Forza Nuova in virtù del suo sostenere che i gay «vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo».
Eppure il peggio potrebbe non essere ancora arrivato, dato che Matteo Salvini avrebbe proposto la leghista Simona Renata Baldassarre, come ministra dell'ideologico Ministro della natalità e della famiglia che Giorgia Meloni intende istituire.

Vicinissima all'organizzazione franchista CitizenGo e all'organizzazione di Massimo Gandofilini, Baldassarre ha votato contro al rapporto sulla salute riproduttiva delle donne e si è espressa contro la maternità surrogata in Europarlamento, accusando Ursula von der Leyen di voler cercare «i voti delle lobby gay» e «di qualche gruppo radical-chic e delle lobby arcobaleno» che lei sosteneva fossero «disposti a calpestare il diritto di pensare che ogni bambino abbia bisogno di una mamma e di un papà».
E già qui la signora pare molto confusa, dato che lei può pensare qualunque stupidaggine voglia ma ciò non significa che lei e Gadolfini possano pretendere leggi che vietino di non pensarla come loro, Orban e Putin.

Baldassarre ha anche partecipato alla manifestazione contro il diritto di scelta delle donen organizzato da Provita Onlus, si è espressa contro il DDL Zan e il riconoscimento dell’adozione e della genitorialità in favore delle persone omosessuali. Ed ovviamente dice che l'odio omofobico farebbe bene alla famiglia, forse pensando che ogni genitori leghista auspichino che dei fascisti posano picchino a sangue i propri figli se oseranno non portarsi a letto una qualche ragazzina come ama fare Salvini. E così, contro il ddl Zan dichiarò: «Le forze di maggioranza si dimostrano ancora una volta nemiche delle famiglie italiane». Nel 2020 arrivò persino a citare gli slogan di Pillon, scrivendo: «Con il ddl Zan sinistri e lobby lgbt entrano nelle scuole per convertire il libero pensiero di minori e insegnanti con iniziative educative contro l’omofobia. Un indottrinamento vero e proprio, ignobile e inaccettabile, fatto sulla pelle dei bambini, la cui educazione spetta in maniera imprescindibile alla famiglia! Altro che Dad.. qui la vera DISTANZA che vogliono creare è nella formazione… tra i genitori e i propri figli!».
Stati membri di riconoscere i figli con i genitori dello stesso sesso, Baldassarre parlò di decisione «sconcertante».

Responsabile nazionale del dipartimento "famiglia" della Lega, Baldassarre attaccò Scoby-Doo dicendosi arrabbiata per il coming out di uno die personaggi: «Gli ossessionati dal “politicamente corretto” tornano alla ribalta con l’indotrinamento dei più piccoli“, ha scritto sui social. “Stravolgere trama e personaggi dei grandi classici, confondendo ulteriormente i nostri bambini? Ma anche basta!» Contro Peppa Pig, scrisse: «Giù le mani dai bambini! Basta indottrinamento Gender. I cartoni animati non possono essere usati per fare ideologia».
Contro la giornata contro l'omofobia del 17 maggio scorso, dichiarò: «Il gender nelle scuole. La giornata di oggi non può rappresentare un “tana libera tutti” per autorizzare i sermoni gender ai nostri bimbi. La circolare del ministero dell’Istruzione n°1972 del 2015 vieta espressamente ogni forma di propaganda gender, e fu proprio un Governo di sinistra ad emanarla! Giù le mani dai nostri bambini!».
2 commenti