Spiegate a Pillon che il termine "università" non ha un maschile


Come prevedibile, l'ex senatore leghista Simone Pillon ha voluto esprimere la sua solidarietà ai camerati di estrema destra che hanno distribuito adesivi anti-gay presso l'università di Torino.
Lamentandosi di come qualcuno osi dissentire dal suo sostenere che bisognerebbe parlare al maschile delle donne in modo da insegnare ai bambini che l'uomo conterebbe molto più della femmina, l'ex senatore si lancia in una delle sua consueta irrisioni del rispetto. E naturalmente non manca neppure di ostentare la sua consueta propensione alla diffamazione, inventandosi che l'università di Torino si sarebbe «impegnata a promuovere» un fantomatico «linguaggio gender»:



Forse Pillon confida nella totale stupidità dei suoi proseliti, dato che parrebbe voler sostenere che il termine "università" abbia un maschile e che lo si dovrebbe paragonare al suo voler usare il termine "studenti" per definire quelle studentesse che lui non ritiene siano degne di essere citate al pari dei colleghi maschi.

Allega poi il post che ha suscitato le sue ire, chiarendo il livello di mistificazione che trasudano i suoi messaggi.



Sarà che i leghisti sono notoriamente allergici al rispetto, ma pare surreale che Pillon si metta a urlare insulti davanti a chi gli ricorda che il rispetto è alla base della civiltà e che la discriminazione è sbagliata anche se lui se ne fa fieramente promotore.
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