Il pastore Carollo difende la criminalizzazione dell'omosessualità in Qatar: «Ognuno a casa sua decide cosa fare»


Il pastore evangelico Luigi Carollo si dice molto arrabbiato con quei calciatori che osano manifestare contro l'omofobia del Qatar. Inventandosi che bisognerebbe avere rispetto per chi viola i dritti civili , racconta che lui ritiene che a casa propria ognuna dovrebbe fate tutto ciò che vuole. Anche mandare la polizia ad adescare gay per poi violentarli e catturarli.
Quindi, per proprietà transitiva, immaginiamo lui debba deve essere favorevole alle spose bambine, alla sharia, al burqa e chi offre prostitute minorenni che incentivino il turismo sessuale. D'altronde, stando al suo ragionamento, a casa propria chiunque deve poter fare tutto ciò che viole, quindi anche arrestare i gay o violentare dei minorenni.

Dicendo che lui ritiene sia "esagerato" protestare contro chi dà la caccia ai gay e li fa stuprare dalla polizia, è in ode a quella campagna di istigazione alla discriminazione che lui è solito condurre a nome della Sabaoth Church Modena che lo troviamo a scrivere:



Tra i commenti si lamenta che qualcuno si preoccupi di denunciare le violazioni ai diritti umani anziché tacere e giocare, con i suoi proseliti che elogiano chi vuole impedire la manifestazione del libero pensiero:





C'è pure una tizia che dice di vedere «cose diaboliche» mel l'omosessualità, asserendo che chi contesta la persecuzione dei gay vogla «promuoverla». Ed è invocando Gesù contro l'amore che scrive:



Dopo aver sostenuto che il Qatar abbia il diritto di calpestare i diritti umani delle minoranze, inizia a dire che lui vedrebbe «diritti civili» nella proposta leghista di regalare 20mila euro a chi si sposa in chiesa attraverso un rito religioso:



Buffo. Per mesi ha difeso i reati dettati dall'odio sostenendo che i criminali fossero persone che "la pensano diversamente" riguardo al diritto all'esistenza dei gay, ma poi chiede che si punisca chi non la pensa come lui riguardo al luogo in cui contrarre matrimonio.


Update 23/11: A fronte del consueto post con cui il pastore Carollo è solito incitare i suoi proseliti a fare branco e a diffamarci con metodi squadristi sua moglie (nonché anche lei pastore nell'attività di famiglia) pronta a ripetere quello che suo marito le ha detto. Ci sono personaggi che ci accusano in modo diffamatorio di fare uso di sostanze stupefacenti e quello che ride divertito perché sapeva che avremmo contestato i loro lamentarsi per chi manifesta contro la persecuzione dei gay in Qtar:







Arriva anche la solita discepola di Adinolfi a sostenere che «l'omosessualità è peccato, non crimine». E se già pare molto discutibile la prima parte del suo assunto, vorremmo ricordarle che 9n Qatar è considerata crimine e che il suo Carollo dice che «ognuno a casa sua decide cosa fare» in riferimento ad una precisa situazione.
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