Leopoldo Mastelloni va da Giletti a paragonare i baci gay al fare la pipì


Il programma di Massimo Giletti pare averci riportato indietro di mezzo secolo proponendoci un Leopoldo Mastelloni che paragonava il bacio tra due gay al fare la pipì per strada. Dicendo che lui non bacierebbe nessuno da anni, si è messo a urlare che due gay non possono baciarsi in pubblico perché ci sono i bambini:

Una ragazza che sente di voler baciare un’altra ragazza lo fa a casa. Non è ipocrisia. Se a me viene voglia di fare pipì che faccio pipì in un angolo? Ci sono delle cose private che dobbiamo rispettare. Se tu baci Eva per strada? Non è civile secondo me, civile significa rispettare gli altri. Civile vuol dire rispettare gli altri. Vivi in Italia che è una città... […] Due fidanzati che si sbaciucchiano in un luogo pubblico danno fastidio perché ci sono i bambini a cui non bisogna dare delle indicazioni sbagliate. I sentimenti devono essere privati.

Non è chiaro se il fatto che lui non trovi nessuno che voglia baciarlo sia alla base del suo odio verso chi ha qualcuno da amare, ma il suo sostenere che due ragazzi gay che si baciano danno “indicazioni sbagliate” ai bambini è quanto di più omofobo, retrogrado e anacronistico potesse inventarsi. Ed il bello è che stava parlando di due ragazzi che sono stati picchiati per essersi scambiato un bacio in metropolitana, quasi a voler difendere l'aggressore.
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