Pillon annuncia l'uscita del suo "manuale" per omofobi, con prefazione di Vittorio Sgarbi


Probabilmente nessuno ne sentiva la necessità, ma l'ex senatore leghista Simone Pillon annuncia di aver pubblicato il suo primo libro. Si tratta di un "manuale" per omofobi in cui il leghista ha raccolto una serie di mistificazioni ideologiche create dalla propaganda omofoba.
La sua tesi è che l'omofobo di destra debba rifiutarsi ai accettare l'esistenza delle persone trans, motivo per cui lui li incita ad apostrofarli con il genere sbagliato. E così, quando lui giura che degli eroici professori omofobi sarebbero stati «incarcerati per aver usato il pronome femminile con una studentessa», si scopre che il legista parla di un singolo docente che si rivolgeva al femminile con un ragazzo trans, e non ad una «studentessa» come lui lo apostrofa con fini diffamatori mentre elogia la sua Giorgia Meloni perché lei si vuole far chiamare al maschile.
Ovviamente è falsa anche la notizia che l'avvocato riporta, dato che nessuno è stato «arrestato» perché avrebbe «usato il pronome femminile». Il professor Burke, evangelico ed attivista anti-gay, era stato sospeso dalla per essersi rifiutato di portare rispetto verso uno studente trans. Lui ha ignorato il provvedimento e ha continuato a frequentare i locali scolastici, ed è per questo che è stato arrestato.
Mistificazioni simili riguardano tutti i "casi" elencati dal leghista, come il predicato che non è stato arrestato «perché ha letto la Genesi» ma perché arrecava disturbo alla quiete pubblica aggredendo i passanti e urlando che i gay sarebbero finiti all'inferno.

L'ex senatore dice che a scrivere l'introduzione del suo "manuale" omofobo incentrato sulle fake-news è stato Vittorio Sgarbi, noto omofobo che contro le unioni civili proponeva di usare il termine "culimonio" per definire le unioni tra gay.
A detta del leghista, i profitti verranno dati a sedicenti organizzazioni "Pro-life" e "pro-family" che si battono contro la vita e le famiglie delle persone gay, così da foraggiare la loro azione di promozione dell'omofobia. E così dice che l'omofobia sarebbe uno strumento per "difendere" la presunta "Fede" di chi vorrebbe abbandonare in mare i migranti, sostenendo che senza una promozione della discriminazione la sua famiglia verrebbe spazzata via. Ed immancabile è il suo dire che lui non sarebbe complottista ma vede complotti nel rispetto verso chi lui sostiene non debba avere il diritto di vivere la propria identità in quanto ritenuto non conforme al pensiero unico di Orban.



E così una carriera politica incentrata sulla promozione dell'omofobia e sulla "difesa" di chi commette reati dettati dall'odio viene messa a frutto per tramutare l'odio in soldi contanti.
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