Adinolfi accusa la Murgia di "offendere i cristiani"


Probabilmente ispirato dalle polemiche di Nicola Porro contro Michela Murgia, Mario Adinolfi si è subito affrettato a prendere parte a quell'attacco squadrista. D'altronde si sa che lui ama professarsi il sommo detentore del volere di Dio e che ama accusare gli altri di "offendere i cristiani" quasi non si rendesse conto di quanto sia offensiva versi i veri credenti. sua propaganda:



Ovviamente la Murgia non ha offeso nessuno, anche se le accuse di blasfemia devono eccitare molto chi sostiene che il Qatar andrebbe preso di esempio perché a lui pare piacere un mondo la sharia. E se Porro si lamentava che la Morgia osservasse che i Vangeli dicono che Gesù non fosse povero anche se lui preferiva credere al "tu scendi dalle stelle" contro ogni evidenza storica, Mario Adinolfi preferisce inventarsi che la scrittrice non volesse "avere una madre".
Peccato che il tema non fosse quello, ma il bigottismo e le semplificazioni nate sulla base di tradizioni nate senza alcun legame alla realtà. E ci vuole davvero poca etica per sostenere che sarebbe offensivo verso i sedicenti "cristiani" osare parlare di una complessità che viene negata da molto bigotti:



O vogliamo dare ragione ad Adinofli e sostenere che il senso del "cristianesimo" sarebbe quello di esaltare i suoi coiti vaginali e di dare ragione al suo odio verso chi ha la pelle più scura della sua, oppure è legittimo cercare n senso più profondo al concetto di Dio che si è fatto uomo. E se lui sostiene e che i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione"; è alquanto opinabile dica che le opinioni sarebbero "offese" alla parodia di religione che viene predicata da certi bigotti.

Come spiega Libero, Fratelli d'Italia accusa la murgia di offendere la religione di Giorgia meloni perché osa scrivere che "intorno alla nascita di Cristo è stata costruita una retorica di tenerezza zuccherosa che non trova alcun riscontro biblico. Nelle Scritture il racconto della nascita di Gesù somiglia infatti più alla trama di un film drammatico, sebbene cominci da un innesco piuttosto banale, di quelli in cui potremmo presto o tardi incappare tutti: si parte da un viaggio scomodo intrapreso per obbligo burocratico imposto dal governo".
Evidentemente per Adinolfi e Fratelli d'Italia, nel loro regime dev'essere vietato poter esprimere simili opinioni.
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