Edoardo Vianello difende i palpeggiamenti non consensuali, definendoli "goliardia"


Con buona pace per Edoardo Vianello, le molestie sessuali non sono un gesto goliardico. Ed appare anche molto blasfemo il suo asserire che «da cristiano» sente il bisogno di esprimere «solidarietà» al molestatore e non alla sua vittima.
Asserendo che palpare il sedere di una donna contro la sua volontà sarebbe «goliardia» e non molestia sessuale sino a quando non toccano il suo sedere o quello di sua madre, dichiara:



Peccato che le molestie non diventino giustificabili solo perché loro sono anziani. Ed è ancor più odioso vederli pronti a piagnucolare solo perché una donna non ha taciuto davanti alle loro molestie, magari dicendo che ogni reato diventa lecito se poi si chiede scusa se pizzicati.
Inoltre è inappropriato etichettare come "goliardia" un atto che la Corte di Cassazione, con sentenza n. 38606/2019, ha indicato possa configurare il reato di violenza sessuale (anche nei casi di contatto fugace o superficiale). Quindi Vianello abbia la decenza di chiamare con il loro nome le cose quando vuole esprimere solidarietà al predatore e non alla sua vittima.
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