Il pastore Carollo usa le presunte mazzette pagate dal Qatar per attaccare chi combatte l'omofobia


Alle scorse edizioni il pastore evangelico Luigi Carollo si è pubblicamente speso nel promuovere il partito di Mario Adinolfi, ossia di quel tale che in giro a dire che lui vorrebbe prendere ispirazione dal Quatr in tema di diritti civili. Ha anche pregato insieme all'ex senatore leghista Simone Pillon affinché Dio li aiutasse ad affossare una legge che avrebbe protetto migliaia di giovani che subiscono odio e bullismo omofobico.
Eppure, davanti all'inchiesta su presunti casi di corruzione da parte del Qatar che ha travolto il gruppo dei socialisti al Parlamento europeo, è pur di inveire contro le sinistre che lo troviamo a scrivere:



Nonostante l'italiano stentato del messaggio renda di difficile comprensione alcuni dei concetti espressi, è curioso dica che bisognerebbe odiare quella che il suo amato Adinolfi descrive come una terra promessa. Ammette anche che quelli dei gay sono "diritti civili", che l'omofobia esiste e che la discriminazione porta "disagio". Insomma, è in maniera implicita che il pastore pare aver rinnegato tutto quello che ha sostenuto sino a ieri all'interno delle sue campagne anti-gay.
Ed è curioso ammetta che la popolazione non la penserebbe come le lobby che lui promuove, dato che altrimenti non si capirebbe perché dica che qualcuno contrasterebbe i reati d'odio solo ambendo ad ottenere voti.
Meno chiaro è perché ad un certo punto inizi a dire che "loro" sarebbero omofobi, dato che ogni evidenza parrebbe suggerirci che a rappresentare l'omofobia siano proprio lui e i suoi idoli di riferimento: da Pillon ad Orban e da Trump a Duda. Ma forse è solo una frase buttata lì per irridere chi combatte l'omofobia, dato che il suo parlare di imprecisate "questioni del gender" sono asserzioni che non hanno bisogno di commenti.

Ovviamente Carollo sorvola sulle inchieste che hanno riguardato il suo Simone Pillon e la fondazione che l'ex senatore laghista presiedeva nel 2015, la quale aveva incassato 2,4 milioni da società legate a Mosca e al regime azero nel triennio precedente da ridistribuire a gruppi euroscettici e anti-gay di mezza Europa. Evidentemente non gli andava di ammettere che le destre promuovono discriminazione per denaro, dato che il giro d'affari legato all'omofobia è assai fiorente e remunerativo.


Update 13/12. Nel consueto post con cui il pastore è solito aizzare i sui proseliti contro di noi, qusta volta dichiara:



Peccato che nel suo post il pastore nona avesse citato nessuno, ma si fosse limitato a inveire genericamente contro le sinistre. E sinceramente pare difficile comprendere il nesso tra le presunte mazzette e l'omofobia, dato che la presunta corruzione del Qatar non pare avere nessi con le leggi in difesa dei diritti civili dei cittadini che sono vittima di quella discriminazione che lui si vanta di promuovere.
Secondo copione, è subito arrivato anche quel suo solito proselito che lui è solito elogiare per gli insulti che ogni volta è solito vomitarci addosso (spesso confinando in asserzioni che potrebbero avere rilevanza penale). Ed è con la sua consueta strafottenza che il suo proselito scrive:



Insomma, nonostante i suoi proseliti neghino l'esistenza dell'omofobia e sostengano che la discriminazione sarebbe cosa buona e giusta agli occhi di un Dio che Carollo sostiene sia malvagio, sembrerebbero riconoscere che in quei messaggi esistono chiare provocazioni finalizzate a insultare e offendere un intero gruppo sociale. E se non sappiamo cosa avrebbe sostenuto questo tizio, non pare difficile pensare che sia offensivo usare presunte mezzette che riguardano i mondiali per inveire contro le vittime di omofobia.
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