Manovra, il governo Meloni approva per errore un emendamento da mezzo miliardo


Sancito che le "altre priorità" da loro indicate contro il ddl Zan si sono concretizzate in incentivi all'evasione fiscale e alla caccia al cinghiale nei centri cuttadini, il governo Meloni ha erroneamente approvato una proposta di modifica del Pd per dare ai Comuni 450 milioni di euro al fine di risanare i loro conti. Peccato che i fondi non ci siano e che la manovra dovrà tornare in commissione.
Nel frattempo sono saltati i suoi piani per l'incentivo dell'evasione e toglierà il reddito di cittadinanza a chi è stato costretto ad abbandonare gli studi. Verrà anche introdotto l'obbligo di dover accettare lavori non congrui o svilenti.
La manovra permetterà anche di alzare l'imposta di soggiorno a 10 euro nei Comuni capoluogo di provincia, cercando di spremere i turisti che già portano reddito sul territorio. I cittadini dovranno anche proseguire pagare le ristrutturazioni ai ricconi, occupando di elargire anche 8 mila euro per l'acquisto dei loro mobili. Inoltre salirà da 600 a 1.500 euro il bunus psicologico che la Meloni aveva promesso di cancellare.
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