Nicola Porro ci tiene a farci sapere che lui schifa lo Spid quanto la Meloni


Ricorrendo ad un linguaggio scurrile degno di uno scaricatore di porto, Nicola Porro sostiene che il governo gli avrebbe «rotto le palle» con un sistema elettronico che gli permette di non dover perdere giornate intere negli sportelli pubblici. Ed è per sostenere che la sua meloni faccia bene a buttare via un sistema già utilizzato da oltre 20 milioni di cittadini perché lui trova troppo complesso un'autenticazione che non permette di usare password facilmente hackerabili per dare libero accesso ai dati sanitari, fiscali e personali degli italiani.


Se è pur vero che la destra ha ottenuto consensi proponendosi come quelli che criticano tutto senza mai fare nulla, è dimostrando di non capire nulla di sicurezza informatica che lui dice di aver deciso che lo Spid sarebbe «un sistema obsoleto» perché le password vanno cambiate. Peccato che la legge che stabilisce la necessità di imporre il cambio di password a tutela della sicurezza resteranno in vigore, concludendo la sua invettiva con la solita retorica su come a lui no n vada bene niente anche se lui non propone mai nulla di diverso.
Ovviamente non critica una meloni che vuole imporre il CIE, ossia un sistema di accesso che richiede che sul proprio computer si istallino software del ministero degli Interni e che si acquistino lettori di carte digitali che appaiono assai meno comode di un sistema basato su una login e una password.
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