Pillon torna a sostenere che la Bibbia è un lasciapassare a crimini e reati


L'ex senatore leghista Simone Pillon ha ribadito il suo non sapere che farsene di un Dio che non possa essere usato per istigare odio, motivo per cui lui anche oggi si è messo a frignare che ad alcuni predicatori omofobi non sia stato permesso di poter importunare la gente per strada citando versi decontestualizzati della Bibbia contro le persone lgbt.
Dato che Pillon vuole essere ricordato come il leghista che ha difeso i crimini che delinquono per motivi d'odio, non stupisce provi eccitazione davanti a chi bestemmia il nome di Dio contro i gay. Ma è davvero squallido voglia fare pure la vittima nello scrivere:



Secondo Pillon, quel brano dovrebbe significare che fa bene lui ad essere omofobo perché lui crede che Dio sia un guardone interessato più a quello che le persone fanno nei loro letti che ai sequestri di esseri umani disposti dai leghisti a fini elettorali. E naturalmente tenta anche di opporre la famiglia ai gay, mostrando l'estrema violenza della sua ideologia.

Ovviamente il messaggio di Pillon risulta anche questa volta fondato sulla falsa testimonianza. Contrariamente a quanto lui giura su Dio, nessuno è mai andato in carcere perché leggeva la Bibbia, ma qualcuno è stato fermato dalla polizia per disturbo della quiete pubblica. Quindi, o Pillon ritiene che la Bibbia debba garantire ogni atto criminoso, oppure dice stupidaggini.
Inoltre la Bibbia dice pure di lapidare e ammazzare le spose non vergini. Se Pillon non sa riconoscere un reato, come il fomentare odio, è un problema suo e di quando dovrà rendere conto a a Dio delle sue opere.
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