Pillon vuole togliere lo stipendio a chi non impone simboli confessionali ai bambini degli asili comunali


L'ex senatore leghista Simone Pillon sostiene che chi non impone simboli confessionali ai figli degli altri andrebbe privato dalle ferie maturate e dallo stipendio:



E se non è chiaro cosa lo porti a ritenere che la tredicesima sia una questione di fede, neppure pare essersi inventato nulla dato che il leghista ripete a pappagallo quello che il loro Beppe Servegnini si inventò in un articolo del 2014:



Potremmo osservare che la tredicesima non la porta Babbo Natale e che quelle sono vacanze invernali e non di Natale. E se si parla di coerenza, probabilmente sono i politici che rifiutano gli extracomunitari che dovrebbero rifiutare il presepe, anche se amano sbiancare la pelle di Gesùper ritirarlo con tratti europei. Inoltre non ci risulta che i leghisti vadano a lavorare il 25 aprile nonostante dicano di disprezzare quella ricorrenza...
Ma in fondo si sa che loro amano ripetere ciò che gli viene detto di dire, magari raccontando storie poco credibili che non hanno riscontri al di fuori delle pagine dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, come quella che Pillon ci propina oggi.
L'articolo citato risulta scritto da Manuela Antonacci, nota per le sue innumerevoli campagne di istigazione all'omofobia. E lei dice di aver telefonato ad un tale che sostiene che il suo povero bambi non abbia potuto imporre simboli confessionali ai suoi compagni come avveniva ai tempi delle crociate, quando Pillon avrebbe potuto sgozzare chi non cercava di indottrinare i bambini alla sua presunta fede "cristiana" rivista in salsa leghista.
L'uomo urla che a lui nons ta bene che all'asolo comunar non si allestiscano luoghi di culto come dalle suore, motivo per cui cui avrebbe "fatto sentire la sua voce" chiedendo alle maestre di imporre madonne e statuine di Gesù ai figli degli altri. E dato che non ha ottenuto quello che voleva, ma ha cercato di imporsi con la forza:

A quel punto ho portato io un grande presepe fatto da me, a scuola, del peso di venticinque chili, ma anche in quel caso hanno trovato una scusa per rimuoverlo, dicendo che si trovava in una posizione pericolosa. Così, in occasione dello scambio degli auguri, mi sono diretto all’asilo per chiedere ragione, ma la preside serafica mi ha risposto che l’avevano esposto per l’intera giornata e che era pronto per essere portato via da me. Invece, subito dopo, l’hanno fatto sparire. L’ennesimo atto per cancellare il presepe e, senza una scusa valida, facendomi capire che la loro è stata fin dall’inizio una presa di posizione ideologica.

Ovviamente Pillon si dice peccato dalla violenza di un genitore che pretendeva di mettere a rischio i bambini pur di cercare di imporgli simboli confessionali allo scopo di imporre le sue ideologie. Però poi si lamenta se le associazioni lgbt si presentano a scuola in accordo con professori., studenti e docenti per trattare di temi che lui vuole siano vietati a nome dell'organizzazione che ha pubblicato questa storiella, ovviamente prima di qualsivoglia contraddittorio.

Dato che ogni anni Pillon insena una sterile polemica sul presepe, già nel 2020 disse che lui voleva togliere le ferie a chi osava non tentare di imporre simboli confessionali ai bambini. Ovviamente irridendo il rispetto con i suoi soliti toni da bulletto, ai tempi scisse:

L’ultima trovata del sindaco di Fiumicino, marit* della sen. Cirinnà? Natale nelle scuole del comune senza riferimenti religiosi. I bambini potranno cantare solo canti laicisti, magari inneggianti a Topolino, a Batman o alla neve e al freddo, ma guai a parlare della Persona che il mondo intero festeggia nel duemilaventesimo Natale della storia…
Cara collega, esimio signor sindac*, se non volete festeggiare Natale, siate coerenti e rinunciate alle vacanze, ma non rubate la fede e la dolcezza di Gesù bambino ai figli delle famiglie di Fiumicino, specialmente in un anno tanto difficile. Lasciate che cantino “Tu scendi dalle stelle” oppure “Astro del ciel”, o “In notte placida” o uno dei mille bellissimi canti che il Natale di Gesù Cristo ha ispirato nei secoli. E soprattutto lasciate che a Natale i bambini festeggino il Protagonista della storia d’amore tra Dio e l’umanità. Avete forse paura di un neonato avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia?

In realtà pare che ad aver paura di un bambino siano quei leghisti che dicono che bisognerebbe "difendere i confini" da loro e impedire possano arrivare in Italia. Ma si sa che a loro piace fare vittimismo mentre si inventano pretesti con cui lamentarsi di chi non viola il principio della laicità dello stato, anche se ci sono chiese che manco pagano le tasse dove poter cantare canzoni religiose.
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