Ci spiace per il pastore Carollo, ma il signor signor Sarantis Thanopulos non è «gli psicologi»


Non sappiamo se il pastore Luigi Carollo abbia gravi problemi nella comprensione di semplici testi o se sia in profonda malafede. Sappiamo però che è molto grave il suo asserire che le persone lgbt farebbero «male all'intera umanità».
Impegnato da tempo in una violenta guerriglia in difesa di chi si macchia di reati dettati dall'odio, è in un italiano stentato che ci attacca scrivendo:



Se al posto di organizzare il suo consueto attacco in stile squadrista il pastore avesse provato a leggere ciò che abbiamo scritto, saprebbe che il suo attribuire «agli psicologi» quel delirante pensiero significa offrire falsa testimonianza.
Perché lui si sentirà anche «primario» in omofobia, ma nessuno ha mai sostenuto che gli psicologi sarebbero omofobi dato che il pezzo di Libero cita una lettera scritta da un singolo personaggio che chiede alla Meloni di dare ascolto a lui al posto di accettare quello che pensa la comunità scientifica internazionale.
Gli abbiamo spiegato che il virgolettato pubblicato da Libero non esiste nella lettera e che la lettera che lui usa per istigare i suoi proseliti alla discriminazione non è stata scritta dagli «psicologi» ma dal signor Sarantis Thanopulos. Inoltre gli abbiamo anche fatto nostre che l'articolo da lui citato è stato scritto da uno dei fondatori dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, il quale peraltro chiede che l'omosessualità sia censurata per volontà delle lobby omofobe.

Ovviamente l'invito alla diffamazione di Carollo raccoglie il plauso dei suoi proseliti, i quali ci coprono di insulti e di offese perché abbiamo osato dire la verità riguardo alle menzogne che Carollo racconta ai suoi proseliti:



E dato che Carollo ha messo una faccina che ride, ci sarebbe da domandandarsi se non stia ridendo pensando a chi gli va pure dietro:



Inoltre a noi pare che ad aver toccato il fondo siano quei personaggi che sprecano la loro vita a cercare di fare del male al prossimo, convinti che le loro fantasie sessuali debbano essere ritenuto un merito.

Non va maglio con il commento lasciato da Mirko De Carli che, a nome del partito omofobo di Mario Adinolfi, scrive:



Sarebbe interessante capire cosa voglia incitare. Le bugie a danno dei ragazzi? La rivisitazione delle notizie allo scopo di incitare la discussione? Chissà...
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