La Scozia vuole vietare le "terapie riparative" dell'omosessualità, suscitando l'ira dei gruppi integralisti


Dopo l'Irlanda, anche la Scozia ha lavora ad una legge che renda illegali le fantomatiche "teorie riparative" dell'omosessualità. Ed ovviamente gli estremisti cattolici hanno dato di matto.
Gli integralisti del Christian Institute, teorico dell’infallibilità delle Scritture, ha annunciato che intenterà una causa legale per annullare l'eventuale divieto deciso dal governo e garantire che centinaia di minori siano torturati psicologicamente.
Dato che il divieto vieterebbe qualsiasi fantomatico "trattamento" miri a cambiare, sopprimere o eliminare l’orientamento sessuale, l’espressione dell’orientamento sessuale, l’identità di genere o l’espressione di genere di una persona, il vicedirettore del Christian Institute si è lanciato nell'asserire che la norma finirebbe per criminalizzare “il tradizionale lavoro pastorale di chiese, moschee, sinagoghe e templi”. I motivi legali per la contestazione si baserebbero sull’idea che un divieto nei confronti di qualsiasi terapia di conversione “violerebbe i diritti umani degli individui, in particolare la libertà della vittima dalla discriminazione e la libertà da cure mediche non consensuali“.
Nel 2022 sono state Grecia, Francia, Israele, Belgio, Messico e Canada ad aver vietato le fantomatiche "terapie di conversione". In Italia, purtroppo, tali violenze continuano ad essere promosse da alcuni gruppi integralisti.
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