Libero si arrampica sugli specchi pur di difendere le accise meloniane


Libero sostiene che la loro amata Giorgia Meloni farebbe benissimo a difendere le accise, soprattutto dopo averne promesso l'abolizione in campagna elettorale e dopo aver ripetutamente accusato i suoi predecessori di non averle abolite come lei diceva di voler fare:



La "fonte" citata da Libero è il partito di Giorgia Meloni, non certo imparziale nella loro volontà di difendere la donna che gli assicura oltre mille euro mensili di rimborsi carburante a spese dei contribuenti:



Peccato che Libero stia cercando di ingannare i suoi lettori, dato che il problema non tanto è il fatto che lo stato non possa rinunciare agli introiti delle accise, ma il fatto che la Meloni chiedeva voti asserendo che lei lo avrebbe fatto. Poi, una volta eletta, ha preferito favorire i ricchi e le società di calcio piuttosto che rinnovare il taglio sulle accise introdotto dal precedente governo.

Perché gli economisti della meloni potranno anche dire che la meloni faccia bene a dier che il taglio delle accise non è possibile, ma resta il problema che era lei a dire che quel taglio fosse possibile quando sedeva sui banchi dell'opposizione:



Se nel marzo del 2020 si diceva convinta che gli altri avrebbero potuto togliere le accise, perché lei non è riuscita manco a rinnovare quello sconto che i suoi predecessori erano riusciti a finanziare?
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