La F1 vieta ai piloti di poter supportare i diritti lgbt


In un evidente attacco alla libertà di pensiero e di parola, il presidente della Federazione automobilistica internazionale, Mohammed Ben Sulayem, ha annunciato che i piloti non potranno più esprimere dichiarazioni “personali”.
Dalla prossima stagione di F1, i piloti verranno costretti a dover chiedere un permesso scritto della FIA per fare “dichiarazioni politiche, religiose e personali“, comprese tutte quelle prese di posizioni a sostegno dei diritti gay che hanno fatto schiumare Pillon.
Gli sceicchi intendono impedire qualunque forma di protesta contro l'omofobia di Bahrein, Arabia Saudita, Azerbaigian, Ungheria, Qatar e Abu Dhabi, ai quali verranno affidati gran premi nel corso del prossimo anno.
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