Nicola Porro nega persino i cambiamenti climatici


Dopo la campagna contro i vaccini, Nicola Porro nega persino i cambiamenti climatici. Evidentemente il negazionismo piace a quegli elettori di destra che piangevano miseria davanti ai sacchetti della frutta a 0,05 euro ma sono felici di pagare la benzina due euro al litro perché ad aumentare le accise è stata una destra che ad ogni elezione ne ha promesso l'abolizione.



La teoria negazionista di Porro pare pensata per quei leghisti che vogliono poter inquinare l'aria, gettare i rifiuti in mare e sbattersene delle future generazioni in perfetta armonia con la loro ideologia incentrata sull'egoismo. Ed è recitando sempre la stessa litania che tira fuori un fantomatico "pensiero unico" in tema di realtà scientifiche:



Benché populistica, l'ideologia del fantomatico "pensiero unico" mira a sostenere che a creare le evidenze scientifiche non debba essere la maggioranza, ma ogni persona che si inventa un propria teoria non comprovata dovrebbe pretendere che le sue ipotesi siano presi per buone perché loro sono "contro corrente", "lontani dal mainstream" e via discorrendo.
In pratica, la teoria di Porro potrebbe portarci a sostenere che sia ingiusto che uno stupratore sia ritenuto colpevole, perché se lui sostiene che la violenza sessuale sia una presunta forma di amore, bisognerebbe avere rispetto per la sua tesi. E magari lo stesso dovrebbe valere per i pedofili che dicono di amare i bambini, dato che per Porro il fatto che quei crimini sinao ritenuti tali sarebbe fonte di un fantomatico "pensiero unico".

Nell'articolo pubblicato da Porro, a firma di tale Ugo Spezia, si sostiene che:

La verità scientifica sull’evoluzione del clima terrestre, quella che emerge dallo studio delle carote di ghiaccio e dei sedimenti marini, è incontrovertibile. Le conclusioni ricavate dagli studiosi possono talvolta differire tra loro marginalmente, ma non nella sostanza. Quindi, a meno che non si voglia deliberatamente travisare la verità scientifica, si deve riconoscere che il clima della Terra è costantemente in fase di cambiamento, che cambiamenti anche drammatici si sono verificati più volte nel lontano e nel recente passato e che non esiste alcuna evidenza scientifica del fatto che i suddetti cambiamenti dipendano dalle attività umane.

Ovviamente loro non ritengono sia degno di nota osservare che per le ere glaciali ci sono voluti migliaia di anni mentre, dall'inizio dell'era industriale ad oggi, sono bastati 150 anni per causare quei fenomeni. Ed è a quel punto che il sito di Porro tenta di sostenere che la Co2 non sarebbe un problema:

Anzi: esiste evidenza del contrario. Chi oggi vuole convincerci che il clima sta cambiando per colpa dell’uomo e delle sue emissioni di CO2 lo fa senza produrre alcuna prova scientifica.

Le fantomatiche "evidenze" del contrario si baserebbero sul loro ipotizzare che i cambiamenti climatici sarebbero colpa del Sole e che gli scienziati la penserebbero diversamente perché pagati per negare la teorie di Porro sulla bontà dell'inquinamento:

In tutti i documenti elaborati finora dall’IPCC si dà per scontato che l’irraggiamento solare sia rimasto costante per centinaia di migliaia di anni, assunzione in netto contrasto con ogni evidenza scientifica. Del resto, l’IPCC dichiara di non fare ricerca, ma di “analizzare e valutare”, con metodi propri, i risultati delle ricerche fatte da altri, con la finalità dichiarata (e orientata) di “evidenziare i rischi associati ai cambiamenti climatici indotti dalle attività umane”. [...] Se istituisco un gruppo di lavoro e lo incarico di evidenziare i rischi del “cambiamento climatico di origine antropica”, se lo finanzio lautamente e se lo perpetuo nel tempo per tre decenni distribuendo incarichi di carattere diplomatico, stipendi esentasse e un’ampia visibilità internazionale, sarà ben difficile che quel gruppo di lavoro non trovi alcuna prova (reale o presunta) delle origini antropiche del cambiamento climatico.

E dato che ai complottisti piace sostenere che la gente agirebbe solo dietro compenso economico e che sia ingiusto sprecare risorse per non respirare un'aria inquinata che è fonte di un evidente aumento dei tumori e di altre gravi patologie, scrivono:

Considerato tutto ciò, c’è da chiedersi perché mai le dogmatiche tesi sul clima elaborate in seno all’IPCC dell’ONU dal 1990 in poi siano riuscite ad influenzare le politiche dell’Unione Europea e dei paesi membri tanto profondamente da condizionare negativamente l’economia del continente europeo e il tenore di vita di 450 milioni di cittadini. La risposta è che dietro queste scelte devono esserci altri interessi: sono quegli interessi che, negli ultimi decenni, sono riusciti a mobilitare la politica convincendola a sposare tesi che non hanno nulla di scientifico e che anzi contraddicono la scienza.

Da notare è come ogni volta dicano che esisterebbero evidenze delle loro teorie, eppure non ne citano mano una. Dicono che dovremmo credergli perché lo o dice un tale, un po' come sostengono che non dovremmo credere ai vaccini perché lo dice la loro Silvana De Mari:

Nel 2019, su iniziativa dell’ingegnere e geofisico olandese Guus Berkhout e del chimico-fisico e giornalista scientifico olandese Marcel Crok, oltre 700 scienziati hanno sottoscritto e inviato ai leader mondiali una lettera aperta di richiamo alla realtà. Più recentemente, il 2 gennaio 2023, quando i sottoscrittori del manifesto erano saliti a 1.500 circa, lo stesso Guus Berkhout ha indirizzato una lettera aperta al Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres richiamandolo all’ordine sulla necessità di abbandonare una linea dogmatica e intransigente che non tiene conto della verità scientifica e che rischia di condannare i paesi industriali ad una recessione di durata pluridecennale, che produrrebbe immani sofferenze alla popolazione mondiale, tanto ingiustificate quanto inutili al fine di stabilire un impossibile e velleitario sistema di governo del clima terrestre.

Eppure neanche qui il sito di Porro prova a spiegarci quale sarebbe quella fantomatica "verità scientifica" che dovrebbe dimostrare che l'inquinamento è bello, che i polmoni sono felici di respirare smog e che non è colpa di nessuno se la gente muore di tumore laddove l'aria è più inquinata.
Inoltre citare Guus Berkout e Marcel Crok è alquanto imbarazzante, dato che si tratta di due complottisti e blogger che non hanno alcuna autorevolezza. Un po' come quando Porro cita Silvana De Mari perché a lui piace credere ad una tizia divenuta nota negli ambienti neofascisti grazie al suo sostenere che l'omosessualità possa essere "guarita".
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