Il pastore Carollo insiste nel sostenere che i gay sarebbero espressione del diavolo


Appare ormai evidente perché il pastore Luigi Carollo risultasse così preoccupato da un ddl Zan che avrebbe punito l'incitamento alla discriminazione, dato che pare difficile definire con altri termini la sua violenta campagna di istigazione all'odio contro le persone lgbt.
Premettendo che lui ritiene di parlare a nome di Dio e che lui ha la presunzione di poter stabilire cosa Dio debba pensare, è in risposta ad un nostro post che scrive:



E pare anche convinto di ciò che scrive, dato che si è premurato di auto-congratularsi per quel post:



Non sappiamo perché Carollo abbia la presunzione di conoscere ciò che noi pensiamo, anche se ci permettiamo dal suo dissentire che "noi" vorremmo "commutare" l'amore in peccato. Anche perché, sino a prova contraria, è lui a sostenere che l'amore tra due uomini debba essere ritenuto "peccato" e che i reati dettati dall'odio (che a noi risultano siano peccato) dovrebbero essere ritenuti "libertà di espressione" se commessi a danno delle sue vittime.
A noi pare anche gravissimo (e probabilmente assai poco cristiano) il suo predicare che la natura delle persone costituirebbe "peccato" e che il più grande problema del mondo non sia tanto la fame, gli stupri russi di bambine ucraine o le guerre, ma il fatto che due uomini possano baciarsi contro il suo volere. Ed è altresì gravissimo che lui urli contro i bambini gay che lui li ritiene associati al demonio solamente perché non condividono le sue stesse pulsioni sessuali.

Al pastore Carollo suggeriremmo anche un po' di onestà intellettuale, magari suggerendogli di non attribuire i suoi pensieri a Dio e di avere la correttezza di presentarli come sue opinabili opinioni personali. Ed anche la sua interpretazione del "peccato" è stata messa in discussione da molti biblisti. Secondo alcuni studiosi, il peccato non avrebbe quel senso negativo che gli è stato attribuito nel Medioevo dalla Chiesa, ma indicherebbe un "inciampo" che impedisce a qualcun altro di avere una relazione con Dio.
In Romani 14:13, l'apostolo Paolo fa presente che solo Dio giudica, l'uomo non deve giudicare gli altri ma preoccuparci di non essere loro quelli che inducono gli altri a quel peccato di cui tanto sembrano preoccuparsi. Quindi Carollo non avrebbe nessun diritto di giudicare i gay, ma se davvero crede che la più grande preoccupazione di Dio sia quella di vedere maschi che fanno sesso con donne, il suo compito si esaurirebbe nell'astenersi dall'invitare qualcuno a fare sesso gay. Ma le Scritture suggeriscono che non sarebbe affar suo giudicare chi crede che l'amore non sia peccato e che a costituire peccato siano le bombe di Putin, l'uccisione die gay in Iran o le purghe dei gay in Cecenia.

Durante il Medioevo, milioni di donne vennero perseguitate e uccise perché gli antenati di Carollo citavano la prima lettera di San Paolo a Timoteo (1.11-14), dove si affermava: «A causa della loro indole peccaminosa e della loro corruzione morale, le donne non possono professare la loro fede né insegnare alcunché. Lasciate che la donna stia nel silenzio, perché Adamo è stato creato per primo ed Eva come seconda».
E così, il silenzio veniva considerato l’essenza della femminilità e la donna non poteva né doveva provare a ribellarsi alla volontà degli uomini né far valere le proprie ragioni. Sostenendo che fosse Dio a volerlo, nel Medioevo le molestie sessuali erano strettamente connesse con il potere. L'abuso sessuale delle donne era prasi per aristocratici, prefetti e consoli, per i quali il corpo di una donna doveva essere trattato come un oggetto di modo che si poteva dimostrare la supremazia di un uomo nei confronti del sesso femminile considerato debole. Se la donna parlava veniva ignorata, se si ribellava vaniva fatta tacere all’istante.
Milioni di donne vennero uccide da quella mentalità, mentre i pastori dell'epoca asserivano che era dio ad averlo deciso. L'Apartheid fu creata citando il brano biblico della torre di Babele, la schiavitù fu giustificata nel nome di Dio citando la Genesi.
Prima di asserire che sarebbe Dio a volere ciò che vuole Carollo, forse il pastore modenese dovrebbe chiedersi perché lui dovrebbe avere più ragione di quanti sbagliarono nell'interpretare le scritture in passato. Perché Rosa Chemical che bacia Fedez non fa male a nessuno, mentre alcuni genitori che hanno costretti i figlia subire fantomatiche "terapie riprative" si sono ritrovati a spingerli al suicidio. E dato che in altre occasioni Carollo ha spiegato che lui ritiene che sarebbe Dio a volere quelle torture ai figli mentre oggi urla che l'amore sarebbe peccato, forse dovrebbe valutare le conseguenze per chiedersi se i fatti sostengono davvero la sua tesa. Perché che il peccato porti amore e l'amore porti morte non pare un'asserzione sostenibile.
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