Il senatore Lucio Malan sta dicendo che Fratelli d'Italia si riconosce nel fascismo?


Forse il secondatore Lucio Malan ha gravi carenze nella comprensione di semplici testi, attitudine che dovrebbe essere richiesta per conseguire il diploma elementare. O forse ha in odio chi condanna il fascismo. Di certo pare assai imbarazzante il trovarlo pronto a scrivere:



Offeso da una preside che ha osato condannare il fascismo dopo il passaggio squadrista di Firenze, il senatore Malan dichiara che lui e il Governo Meloni si riconoscono nelle parole "disgustoso rigurgito".
Parole che la preside a riservato al fascismo ma che Malan sostiene vadano ricondotti al governo Meloni, a Fratelli d'Italia e agli elettori che li hanno votati. Infatti è nella lettera che lui stesso ha pubblicato che leggiamo:

In merito a quanto accaduto lo scorso sabato davanti al Liceo Midelangolo di Firenze, al dibattito, alle reazioni e alle omesse reazioni, ritengo che ognuno di voi abbia già una sua opinione, riflettuta e immaginata da sé, considerato che l'episodio coinvolge vostri coetanei e si è svolto davanti a una scuola superiore, come lo è la vostra. Non vi tedio dunque, ma mi preme ricordarvi solo due cose.
Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. "Odio gli indifferenti" diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.
Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata cosi.

Evidentemente Malan ritiene che Fratelli d'Italia incarni i peggiori orrori della propaganda fascista e si sente chiamato in causa da chi condanna quella ideologia.
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