Insulti razzisti all’ex ministro Kyenge, condannato in via definitiva l'esponente di Forza Nuova


Mentre Salvini nega l'esistenza del razzismo in Italia e chiede che sia revocato il diritto di parola chiunque abbia vissuto esperienze che potrebbero sbugiardare il suo negazionismo, a Macerata è stato condannato in via definitiva l'esponente di Forza Nuova Tommaso Golini, ritenuto colpevole del reato di diffamazione aggravata dalla finalità di odio etnico e razziale nei confronti dell’ex ministra Kyenge.
I fatti risalgono al 2015, quando l'esponente del partito neofascista affisse un manifesto con scritto "Kyenge torna in Congo" sul muro della sede del Partito Democratico . Erano anni in cui il sensibile Mario Giordano, oggi impegnato a dirsi vittima di presunto bod-shaming, faceva soldi accostando la ministra ad un orango mentre Libero la disegnava circondata da banane.
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