Provita Onlus accusa Sanremo di «propaganda gender e lgbt»


Dopo aver lanciato una raccolta firme in cui chiedono la completa censura delle persone gay dalle reti pubbliche in stile russo, gli stremisti di Provita Onlus cercando di sostenere la crociata di Fratelli d'Italia che accusa Sanremo di «propaganda gender e lgbt».
Se ovviamente l'orientamento sessuale e l'identità di genere non possono essere "propagandati" e se non si "diventa gay" guardando la televisione, è senza spiegare dove loro vedrebbero tutte queste persone lgbt in un festival che propone principalmente artisti eterosessuali che pure oggi scrivono:



In realtà il Festival di sostiene con gli sponsor e non con il canone del signor Coghe, il quale chiede che col canone degli altri si finanzino le messe della domenica o gli speciali sui papi defunti. E non c'è un solo anno in cui Jacopo Coghe non cerca di incitare i camerati contro qualche personaggio, urlando che lui non accetta che possa essere dato spazio a chi non la pensa come le lobby omofobe da lui rappresentate.
Inoltre erano oro usare lo slogan "restiamo liberi" per chiedere impunità verso chi commetteva reati dettati dall'odio, ma oggi dicono che gli altri non devono essere liberi di poter esprimere le loro idee in quanto loro vorrebbero corrompere i bambini alla loro ideologia.
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