Provita Onlus e Carlo Giovanardi denunciano Fedez e Rosa Chemical per «atti osceni in luogo pubblico»
Dopo aver lanciato una campagna volta a chiedere la messa al bando dei gay dalla Rai in ottemperanza alle leggi anti-gay del loro amato Putin, l'organizzazione forzanovista Provita Onlus annuncia di aver denunciato Fedez e Rosa Chemical, sostenendo che la loro esibizione a Sanremo dovrebbe essere ritenuto un atto osceno in luogo pubblico.
In una nota congiunta, Jacopo Coghe, in qualità di portavoce dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, e l'ex senatore Carlo Giovanardi annunciano:
È stato presentato presso la Procura della Repubblica di Sanremo un esposto per atti osceni in luogo pubblico, in seguito a quanto avvenuto nella serata conclusiva del Festival di Sanremo, sabato 11 febbraio, durante la quale Fedez e Rosa Chemical hanno mimato un rapporto sessuale con relativo orgasmo in diretta televisiva. Si tratta di un comportamento di una gravità inaudita, che ha portato a un'ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale. Anche a seguito delle oltre 37.000 firme raccolte da una petizione popolare di Pro Vita & Famiglia, è stato presentato un esposto da parte dell'Avv. Luca Ghelfi - sulla base dell'art 529 C.P. (atti e oggetti osceni) e 527 C.P. (atti osceni in luogo pubblico) - per conto della stessa Onlus, dell'On. Carlo Giovanardi, ex Ministro con delega alla Famiglia, e dell'Avv. Valerio Cianciulli, padre di due figli minorenni.
Se non è chiaro in che modo Coghe sostenga che 36mila firme lo porterebbero a rappresentare quei 59,11 milioni di italiani che non hanno sottoscritto la sua petizione, neppure pare chiaro che c'entrebbero i figli minorenni del loro avvocato. Ed è curioso che loro sostengano che i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione" mentre chiedono che sia censurato ogni atto contrario al loro pensiero unico, attaccando un bacio e tacendo quando altre reti mostrano sesso eterosessuale, bambini abbandonati in mare dai politici o altre porcherie su cui loro non hanno nulla da dire.