La Meloni torna a promuovere la truffa "gender"


In un'intervista rilasciata a Grazia in occasione della Festa della donna, Giorgia Meloni è tirnata ad attaccare le persone lgbt.
Contro l'identità di genere dice che «le donne sono le prime vittime dell'ideologia gender» e che lei dice «no al diritto unilaterale di proclamarsi donna». Contro il diritto di scelta delle donne, dice che lei vuole che le dinne si diano «una possibilità di essere madre». E contro la genitorialità cita l'organizzazione forzanovista Provita Onlus nel dire che «i bambini hanno il diritto di avere il massimo: una mamma e un papà. L'utero in affitto è la schiavitù del terzo millennio».

Porpora Marcasciano, attivista storica del Movimento Lgbt italiano e presidente onoraria del Movimento Identità Trans di Bologna, commenta: «Le sue parole fanno capire che viaggia su un binario diverso da quelli che sono le posizioni scientifiche e soprattutto la realtà di milioni di persone nel mondo. In opposizione alla scienza e alla vita delle persone. Loro sono culturalmente e politicamente contrari a queste esperienze di vite significative e non ci sorprende».
Plaudono invece a Giorgia Meloni le TERF di Arcilesbica: «Siamo d'accordo con lei: dare la possibilità ad un uomo di dichiararsi donna danneggia le donne stesse». Tesi che la loro Marina Terrano dichiarò quando cercò di aiutare Pillon ad affossare il ddl Zan perché ritenuto non discriminatorio contro le persone trans.

Alla Meloni ha risposto anche Zan, sottolineando che la minaccia alle donne non sono "ideologie" inventate dalla propaganda integrata, ma certe politiche scelte da una donna che si fa chiamare "il signor presidente":

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